Una guardia di sicurezza ha aperto il fuoco uccidendo un uomo nella piazza del Muro del pianto a Gerusalemme. La vittima, un ebreo di circa 46 anni, sarebbe stato scambiato per un miliziano palestinese perché avrebbe gridato "Allah u Akbar" e provato ad estrarre qualcosa dalla tasca. A quel punto - secondo quanto riportato dai giornali israeliani - sarebbe stato raggiunto dal fuoco della guardia. Era un assiduo frequentatore della Spianata del Muro del pianto dove - secondo il sito Ynet - avrebbe avuto fama, fra i fedeli, di "persona eccentrica". Il sito internet Walla riporta quanto riferito da altri fedeli, che stamane erano in preghiera davanti al Muro del Pianto: la guardia avrebbe esploso una decina di colpi di pistola nei confronti dell'uomo. Questo dettaglio non è stato ancora confermato dalla polizia.
"Era un ebreo, e si trovava in uno degli spogliatoi pubblici» nella piazza dove sorge il Muro, che in quel momento, circa le 8 del mattino, vedeva pregare numerosi fedeli. "Quando siamo arrivati sul posto", ha spiegato un medico, Zeevi Hessed, "era già a terra.
Non abbiamo potuto fare altro che constatarne il decesso". Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta ma finora la polizia non ha riscontrato nulla di sospetto nel passato dell’uomo, forse, secondo i media locali, era "uno squilibrato".
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