Italia e Spagna alleati per chiedere all'Europa "attenzione alla crescita e al disagio sociale", senza "contrastare" la Germania come se si trattasse di un "match di football o come la rivincita di una finale di champions". È questo il senso dell'incontro tra Enrico Letta e Mariano Rajoy di oggi pomeriggio a Madrid.
"Congratulazioni per essere riuscito a unire l’appoggio politico intorno a lei. Un compito molto complesso realizzato con destrezza che ha posto fine a periodo di incertezza non solo per l’Italia ma per l’Europa", ha detto il premier spagnolo accogliendo il presidente del Consiglio italiano. "Italia e Spagna sono convinte che le riforme nei nostri paesi sono necessarie anche perché ci permettono di essere più competitivi nel XXI Secolo. Ecco perché le riforme non sono un’opzione ma un obbligo. Un imperativo per il futuro dei nostri cittadini e per dare sostenibilità al nostro modello sociale", ha aggiunto Rajoy, sostenendo che il dibattito tra austerità e crescita è sbagliato: "È necessario risanare i conti e poi lavorare sulla crescita". Per il premier spagnolo, inoltre, anche in Europa è necessaria la stabilità politica "per attuare quelle riforme imprescindibili, dare impulso alla crescita e stimolare l’occupazione".
"Siamo convinti che siamo chiamati a risolvere" i problemi che abbiamo "in sede europea", ha aggiunto il presidente del Consiglio italiano, aggiungendo che i due Paesi "lavorano insieme per una strategia comune in vista del prossimo vertice europeo". "L’incontro di oggi con Rajoy è un incontro di grandissima importanza per noi perché la strategia europea è il pilastro principale del nostro governo appena nato. Un governo che vince se fa vedere l’Europa ai nostri cittadini non come una matrigna, non come una Ue che porta solo notizie negative, ma positive, che dà calore, risposte", ha aggiunto Letta. Per questo anche il sistema bancario deve prestare denaro per favorire la ripresa: "Bisogna rendere operative, al prossimo consiglio, le decisioni sull’unione bancaria perché in caso contrario l’Unione non sarà più credibile presso i cittadini.
E se il Consiglio di giugno se ne uscisse con conclusioni burocratiche credo che facilmente si creerebbero le condizioni perché alle elezioni europee del 2014 i partiti vincenti saranno quelli antieuropei".I due si incontreranno di nuovo in Italia a fine anno, come ha annunciato il premier spagnolo Mariano Rajoy, sottolinenando che "i rapporti bilaterali restano stretti".
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