Le milizie fedeli all’ex capo di Stato maggiore libico, Khalifa Haftar, hanno preso il controllo dei centri nevralgici a Tripoli. A dirlo è al Arabiya, secondo la quale i militari, guidati dallo stesso Haftar, hanno annunciato lo scioglimento del Parlamento e del governo libico. Fonti del governo sostengono però che nella capitale "regna la calma".
#BreakingNews Libyan official announces suspension of parliament and government
— Al Arabiya English (@AlArabiya_Eng) 14 Febbraio 2014
Haftar - che sarebbe supportato da oltre 10mila ribelli - è stato uno dei leader del Cnt, il governo dei ribelli che aveva guidato la rivoluzione del 2011 contro Gheddafi. L'ex capo di Stato maggiore ha stilato un documento in cinque punti in cui chiede tra le atlre cose la formazione di una commissione presidenziale con a capo la Corte suprema e la nomina di un primo ministro che possa governare fino alle nuove elezioni. "Il comando nazionale dell’esercito libico annuncia un movimento per una nuova roadmap", dicono i golpisti, "Avremo incontri con i rappresentanti di diversi partiti e gruppi sull’attuazione della roadmap". Il colpo di Stato "è stato necessario per intervenire contro le milizie che hanno portato il caos nel paese", ha detto il generale, aggiungendo: "Ci sono le milizie dietro la crisi politica in corso nel paese. Ci siamo dispiegati nella capitale per respingere eventuali attacchi delle milizie, abbiamo l’appoggio del popolo".
Il Consiglio supremo per la sicurezza (Css) ha già smentito il presunto golpe, sostenendo che a Tripoli non ci sono milizie per strada, situazione confermata anche da Gian Micalessin, in Libia grazie a "Gli occhi della guerra". Smentite arrivano anche dal governo libico, anche se il ministro alla Difesa Abdulah al-Thani parla di colpo di stato
sventato. L'esercito avrebbe già emesso mandati d'arresto per i responsabili.
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