Libia, terminal Eni sotto attacco. Scaroni: "Si rischia stop dell’export"

Il terminal di Mellitah è sotto attacco. Ma l'ad di Eni: "Nessun problema di approvvigionamento"

Libia, terminal Eni sotto attacco. Scaroni: "Si rischia stop dell’export"

Occhi puntati sulla Libia. la situazione è incandescente. E l'Eni lancia l'allarme. "Proprio in queste ore il terminal di Mellita da cui parte il Greenstream, che raggiunge la Sicilia, è sotto attacco da parte di manifestanti che ci stanno spingendo a chiudere completamente le esportazioni verso l’Italia", ha spiegato l'amministratore delegato Paolo Scaroni assicurando, tuttavia, che non esistono "problemi di approvvigionamento" per l’Italia.

"Non vedo problemi di approvvigionamento ce n’è molto da tante parti del mondo e poi con questo clima particolarmente benevolo che stiamo vivendo in tutta l’Italia non vedo questo problema". Intervistato da Vittorio Cota a L’Economia prima di tutto, Scaroni allontana l’ipotesi che la crisi in Libia possa creare problemi di approvvigionamento. "Quello che preoccupa comunque - ha continuato l'amministratore delegato dell'Eni- è che proprio in queste ore il terminal di Mellita da cui parte quella che noi chiamiamo 'green stream', che raggiunge la Sicilia, sia sotto attacco da parte di manifestanti che ci stanno spingendo a chiudere completamente le esportazioni verso l’Italia". Al momento l'Eni sta soffrendo per la situazione libica. "La Libia è il primo paese in cui operiamo, dalla Libia arriva circa il 15% dei nostri idrocarburi e soffriamo anche la situazione in Nigeria che sta attraversando un momento di grande difficoltà dal punto di vista dell’ordine pubblico", ha concluso Scaroni facendo presente che i risultati ottenuti dal colosso energetico sono stati accolti in modo positivo dal mercato azionario. Il titolo è, infatti, al massimo dell'anno.

Secondo i dati pubblicati sul sito di Snam Rete Gas, le stime dei volumi di

metano attesi al termine della giornata odierna (le 6 di domani mattina) dalla Libia sono pari a 12,7 milioni di metri cubi. Esattamente quanto programmato. In sostanza, quindi, i flussi per oggi dovrebbero essere regolari.

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