Nigeria, fallito blitz inglese Ucciso un ostaggio italiano

Franco Lamolinara, ingegnere di 47 anni, era stato rapito insieme a un collega inglese, anche lui ucciso. Il governo: informati a operazione avvenuta. Cameron: "Ho dato io l'autorizzazione". Ma non si scusa. Arrestati i killer

Nigeria, fallito blitz inglese Ucciso un ostaggio italiano

Un blitz finito in tragedia. Franco Lamolinara, l'italiano rapito in Nigeria il 12 maggio 2011, è rimasto ucciso nel corso di un'operazione delle teste di cuoio nigeriane, con il sostegno operativo di quelle britanniche. Il blitz, che doveva servire a liberare Lamolinara e l'altro ostaggio, l'inglese Cristopher Mc Manus, purtroppo si è concluso con la morte dei due uomini. E' stato il premier britannico David Cameron a dare la notizia al presidente del Consiglio Mario Monti, che ha ricevuto la telefonata questo pomeriggio, sull’aereo che lo riportava a Roma da Belgrado. Secondo la ricostruzione britannica gli ostaggi sono stati uccisi dai sequestratori e sarebbero quindi stati trovati morti al momento dell'irruzione. 

I due uomini, entrambi ingegneri, erano stati rapiti nel nord della Nigeria, prelevati dalla foresteria dove alloggiavano. Nelle prime ore era apparso un rapimento anomalo: nell'abitazione, infatti, c'era un'ingente somma di denaro in contanti che inspiegabilmente non era stata presa dai banditi. Un collega tedesco dei due uomini era riuscito a scappare scavalcando una recinzione mentre un altro ingegnere, nigeriano, era stato ferito da un colpo d'arma da fuoco.

I due lavoravano per una società italiana, la Stabilini Visinoni Limited, impegnata nella costruzione di un edificio della banca centrale a Birnin Kebbi, capitale dello stato di Kebbi, situata nell'estremo nord-ovest della Nigeria, al confine con il Niger. 

Dopo diversi mesi di silenzio, dei due si era tornati a parlare ad agosto, quando era stato inviato un video alla redazione dell’agenzia stampa France presse di Abidjan. Nel filmato i due dicevano di essere nelle mani di al Qaida. Il video, di circa un minuto, era la prima prova dell’esistenza in vita dei due ingegneri della  con interessi in Nigeria.

Da dieci anni lavorava in Nigeria

Franco Lamolinara era di Gattinara (Vercelli), viveva e lavorava in Nigeria da circa dieci anni. Daniele Baglione, sindaco di Gattinara, ha parlato di una tragedia "che si è conclusa nel modo peggiore. Eravamo molto fiduciosi, non ce l’aspettavamo. La Farnesina ci aveva chiesto il riserbo e tutto il paese era riuscito a mantenerlo e a stringersi intorno alla famiglia".  I tanti amici della famiglia Lamolinara, alla notizia della morte di Franco hanno raggiunto l’appartamento dove vivono la moglie Anna, 45 anni, e i figli Nicole, (16 anni) e Mattia (19 anni).

Cameron: ho autorizzato il blitz. Italia informata dopo

"Dopo mesi in cui non sapevamo dove fossero - ha detto il premier David Cameron parlando a Downing Street - abbiamo ricevuto informazioni credibili su dove si trovavano. Una finestra di opportunità si era aperta. Avevamo ragione di credere che le loro vite fossero in imminente e crescente pericolo. Insieme al governo nigeriano oggi ho autorizzato l’operazione con l’appoggio britannico. È con grande rammarico che devo annunciare che sia Chris che Franco hanno perso la vita. Stiamo ancora aspettando conferme dei dettagli ma dalle prime indicazioni sembra chiaro che entrambi siano stati uccisi dai loro sequestratori prima che potessero essere salvati". 

L’operazione delle teste di cuoio in Nigeria "è stata avviata autonomamente dalle autorità nigeriane con il sostegno britannico, informandone le autorità italiane solo ad operazione avviata". Lo si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi.

La mano dei fondamentalisti

Secondo il presidente nigeriano dietro l'uccisione degli ostaggi ci sarebbero gli uomini di Boko Haram, setta fondamentalista islamica, che da dieci mesi

teneva ostaggi i due uomini. Non è escluso che i fondamentalisti siano legati ad al-Qaeda. Le autorità italiane hanno chiesto al governo locale maggiori informazioni su come siano andate davvero le cose. Arrestati i killer.

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