Nonno Bill diventa eroe per caso «Ferito, ma nulla mi ha fermato»

Nonno Bill diventa eroe per caso «Ferito, ma nulla mi ha fermato»

«La corsa unisce le persone ma quello che è successo a Boston è terribile. I miei pensieri adesso sono per tutti quelli che sono lì...». Così l'etiope Haile Gebrselassie, eroe di maratona, già primatista del mondo sui 42 chilometri e doppio campione olimpico dei 10.000 metri. Lui a Boston quest'anno non c'era ma, come tutti quelli che corrono è sotto choch. Ha visto e rivisto quelle immagini. Ha visto e rivisto la gente cadere, spostata dall'onda d'urto di quell'esplosione che ha falciato chi correva e ha ucciso chi stava aspettando. E così Gebre l'«eroe» passa il testimone ad un altro «eroe», questa volta per caso. L'immagine che resterà negli occhi di tutti è quella di Bill Iffrig, il 78enne finito a terra a una trentina di metri dal traguardo. Originario di Lake Stevens nello Stato di Washington, con 45 maratone sulle spalle è diventato l'immagine simbolo di questa maratona che si è inaspettatamente macchiata di sangue. La sua foto a terra con la canottiera rossa circondato da tre agenti con le pettorine gialle che lo aiutano a rialzarsi ha fatto il giro del mondo in poche ore, rimbalzata nei video delle televisioni e sui canali più cliccati di internet. Forse anche un po' metafora di un'America ancora una volta colpita a tradimento e ancora una volta pronta a rialzarsi. «É accaduto tutto a un metro e mezzo da me - racconta alla Cnn - Un botto orribile, tremendo. Poi ho sentito cedere le ginocchia e sono finito a terra». In certi momenti probabilmente non ci si rende neppure conto di ciò che ti sta accadendo. Dopo si realizza: «Certo, se fossi stato un metro più in là per me sarebbe finita. Poi, però, mi hanno aiutato a rialzarmi e sono riuscito ad andare avanti». Qualcuno gli ha anche portato una sedia a rotelle ma Bill Iffrig, nonostante fosse ammaccato e con un ginocchio ferito l'ha rimandata indietro pensando forse che c'era qualcuno che ne aveva più bisogno di lui.

«E così mi sono rimesso a camminare perchè a quel punto mi sono reso conto che avrei dovuto tagliare il traguardo con le mie gambe». E a volte basta un gesto semplice a cambiare il corso delle cose. E rialzarsi e camminare verso un traguardo ieri a Boston aveva tutto un altro significato.

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