A Obama concedono il bis. Per la seconda volta, infatti, la rivista Time lo definisce "persona dell'anno". L'annuncio via web, sulla homepage dell'edizione online del Time. La prima incoronazione nel 2008, poco dopo l'elezione alla Casa Bianca. Nella motivazione tra le altre cose si legge: "Siamo nel pieno di cambiamenti storici, culturali e demografici e Barack Obama è al tempo stesso tanto il simbolo quanto l’architetto di questa nuova America".
La rivista fa notare che l’inquilino della Casa Bianca è stato il primo presidente Usa - dopo Franklin Delano Roosevelt - a ottenere oltre il 50% dei consensi in due elezioni consecutive e il primo - dal 1940 - ad essere rieletto malgrado un tasso di disoccupazione piuttosto alto. A Obama viene riconosciuto il merito di "aver forgiato nel 2012 una nuova maggioranza, trasformato le debolezze in opportunità e cercato, fra grandi difficoltà, di dare vita ad una più perfetta unione".
In passato altri presidenti americani hanno ottenuto per due volte il riconoscimento del Time: Bill Clinton nel 1992 e nel 1998 e George W. Bush nel 2002 e 2004.
E quasi scontato che i repubblicani americani contesteranno il riconoscimento tributato a Obama. Che non va inteso, però, come un mero peana politico. Tra gli "strani" uomini dell'anno del passato, infatti, si annoverano personaggi come Adolf Hitler (1938), Joseph Stalin (1939) e Deng Xiaoping (1978 e 1985). Ed è fortemente improbabile che Time avesse voluto premiarli per le loro idee.
Ieri il settimanale statunitense aveva annunciato la rosa dei finalisti: includeva, oltre a Obama, la Ceo di Yahoo! Marissa Mayer, il presidente egiziano Mohammed Morsi, Bill e Hillary Clinton, la studentessa pakistana ferita dai talebani Malala Yousafzai, gli immigrati clandestini, il Ceo di Apple Tim Cook e la fisica italiana Fabiola Gianotti. L’anno scorso la palma della persona dell’anno era andata ai ribelli della Primavera araba.
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