Scontro a fuoco tra le due Coree

La Corea del Sud ha risposto a colpi sparati dal Nord e caduti oltre la linea di confine, in acque sudcoreane. Pyongyang avverte: "Nuovi test nucleari"

Scontro a fuoco tra le due Coree

I rapporti tra le due Coree sono ancora molto tesi e nessuno ha voglia di indietreggiare di un millimetro. In tal senso si registra l'ultimo scontro a fuoco lungo la frontiera marittima contestata tra i due Paesi. Secondo quanto riferito da fonti dello stato maggiore di Seul, nel corso di un’esercitazione i militari nord-coreani hanno sparato alcuni proietti finiti nelle acque territoriali del Sud, le cui forze hanno risposto immediatamente al fuoco. "Il Nord ha sparato cinquecento colpi... e circa cento sono caduti nelle acque a sud del confine", ha spiegato ai giornalisti il portavoce del ministero della Difesa, Kim Min-Seok. L’esercitazione nordcoreana si è protratta per circa tre ore. I colpi sparati sono caduti in mare e nessuno ha raggiunto installazioni militari o abitazioni. Tuttavia i residenti di cinque isole sudcoreane al confine hanno dovuto temporaneamente abbandonare le loro abitazioni e ripararsi nei rifugi. Per motivi precauzionali il traghetto che collega le isole alla terraferma è stato fermato. L'esercitazione di Pyongyang ha riguardato sette aree a nord del confine fra le due Coree, nel Mar giallo, e insolitamente era stata annunciata con anticipo. La Corea del Nord spesso esegue spesso lanci di collaudo di missili o esercitazioni di tiro, ma raramente lo fa sapere in anticipo. Il vice portavoce del ministero della Difesa di Seul, Wee Yong-sub, dopo l'annuncio di Pyongyang aveva dichiarato che l'esercitazione rappresentava un tentativo "ostile" di incrementare le tensioni nella penisola coreana.

La minaccia nucleare

Gli ultimi lanci di missili a corto e medio raggio da parte di Pyongyang avevano provocato la condanna della comunità internazionale, espressa in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma la Corea del Nord ha risposto con durezza, definendo "del tutto intollerabili" le critiche del Palazzo di Vetro e indicando i lanci come "autodifesa" di fronte alle esercitazioni che Washington e Seul tengono in Corea del Sud. Non solo. Pyongyang ha intimato agli Stati Uniti di "fermare le azioni avventate" poiché si è pronti a fare "nuovi passi che il nemico neanche riesce a immaginare".

La Cina invita alla calma

Pechino, principale alleato della Corea del Nord, invita alla calma i due paesi, chiedendo loro di "non fare nulla contro la pace e la stabilità della penisola coreana".

Parlando a Pechino in un briefing con la stampa, il portavoce del ministro degli Esteri, Nong Lei, ha ricordato che l’equilibrio nella regione è molto fragile: "La posizione della Cina, che propone di realizzare la denuclearizzazione della penisola coreana, di mantenere la pace e la stabilità, di risolvere i problemi attraverso il dialogo e il negoziato è ferma e chiara".

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