A teatro posti riservati a chi usa twitter

Vuoi usare lo smartphone durante lo spettacolo? Posto nell'area riservata

A teatro posti riservati a chi usa twitter

Ultimo regno del silenzio concentrato e un po' emozionato, baluardo di un antimoderno silenzio stampa durante le sue rappresentazioni, anche l'ultima roccaforte dei non cinguettanti è caduta. Rovinosamente. E con l'ausilio di chi avrebbe dovuto difenderla.

Lo sdoganamento di twitter, in questo caso capofila di un esercito di social network, ha raggiunto anche le platee dei teatri. Lo scrive il Daily Mail, che racconta come alcune sale americane, da Minneapolis, a Cincinnati, fino al Public Theater di New York, abbiano definitivamente abbandonato lo sdegno per i cellulari accesi in sala. E anzi abbiano iniziato a destinare posti a spettatori che garantiscono di seguire le performance cinguettando le loro opinioni.

Un colpo di spugna al purismo di chi entra in sala e chiude le comunicazioni con il mondo. Oppure un escamotage per evitare che chi proprio allo smartphone non riesce a rinunciare infastidisca gli altri spettatori, quelli legati alla tradizione, a teatro o al telefono, ma non entrambe le cose e non contemporaneamente. In entrambi i casi un'iniziativa dubbia. Si riesce a seguire uno spettacolo teatrale e twittarlo in diretta?

L'iniziativa pensata dalle sale statunitensi sa un po' di quando si incontravano le aree fumatori negli edifici pubblici.

Una sorta di ghetto dei media-dipendenti, che pur di non fare a meno dei loro 140 caratteri sono disposti a ritrovarsi fianco a fianco in una zona predisposta e - si suppone - non troppo in vista del teatro. Ma in questo caso il prossimo passo non sarà l'obbligo di lasciare i telefoni nelle giacche. La prima battaglia di una guerra è perduta.

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