Tempi duri per i ricchi Pure in Francia spopola la lotta ai superstipendi

Fa discutere il megabonus dato al magnate della pubblicità Lévy, vicino a Sarkozy. E la gauche risale nei sondaggi cavalcando l'insofferenza verso gli straricchi

Tempi duri per i ricchi Pure in Francia spopola la lotta ai superstipendi

Tempi duri per i ricchi. In tempi di crisi la sobrietà non è di moda solo in Italia. Se in America fa della "Buffet Rule" - la norma che aumenta le tasse a chi guadagna di più - un vero cavallo di battaglia, in Francia è Jean-Luc Mélenchon, candidato del Front de Gauche, a cercar voti promettendo la lotta ai benestanti.

Una battaglia di cui risentono anche i sondaggi, al punto che Nicolas Sarkozy, come riporta il Corriere, qualche sera fa si è dovuto scusare per la festa tenuta agli Champs Elysées nel 2007 dopo la vittoria alle presidenziali. Se ne è accorto anche il suo diretto concorrente, François Hollande, la cui campagna elettorale si basa anche sull'insofferenza popolare contro gli straricchi. Così anche la sinistra francese si spacca tra i socialisti che propongono di tassare del 75% la parte di reddito che supera un milione di euro annuo e l'altro candidato della gauche, Mélenchon che cresce nei sondaggi grazie ai suoi slogan: "Quando sarò al potere, saranno i ricchi a pagare per le pensioni di tutti! Sopra i 30 mila euro al mese, tassazione al 100%: mi prendo tutto".

E non mancano nemmeno in Francia i bersagli contro cui scagliarsi. È solo di qualche giorno la notizia di un bonus di oltre 16 milioni di euro percepito nel 2011 dal patron di Publicis, Maurice Lévy, amico di Sarko e organizzatore di molti dei suoi eventi. Mesi fa, anzi, aveva persino sostenuto l'iniziativa della maggioranza che proponeva una tassa del 3% per i redditi tra 250 e 500 mila euro, e del 4% per i redditi superiori. E durante il picco della crisi, Lévy era a capo di un gruppetto di miliardari che aveva sottoscritto un appello al governo: "Tassateci", chiedevano sul Nouvel Observateur.

Ora, però, che il compenso del pubblicirario è diventato motivo di "rivolta popolare", Sarkozy da un lato promette provvedimenti anti-ricchi, dall'altro difende l'amico: "Chi ha voluto attribuire una somma così astronomica?", ribatte, "Sono gli azionisti, quelli che hanno il cuore a sinistra, che la sera in aereo sostengono François Hollande, e di giorno votano bonus esorbitanti".

Il riferimento è soprattutto a Élisabeth Badinter, presidente del gruppo Publicis e titolare di una fortuna stimata nel 2011 in 652 milioni di euro, ma soprattutto "guru" della sinistra francese e grande sostenitrice di François Hollande.

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