Non c'era mai stato un tifone così forte come Haiyan. Sono oltre 900.000 le famiglie filippine colpite (per oltre quattro milioni di persone): lo riferisce l’agenzia per le emergenze delle Filippine citata dai media locali. Quasi mezzo milione di persone hanno trovato riparo nei centri di evacuazione. Il ministro dell'energia, Gerico Palo, dopo aver visitato una delle zone più colpite, Palo, sulla costa orientale dell'arcipelago, ha detto che le vittime sarebbero già centinaia. Il bilancio provvisorio parla di 1200 vittime. Nella sola città di Tacloban (220 mila abitanti) si segnalano danni catastrofici, con solo pochi edifici rimasti in piedi. "Quasi tutte le case sono state distrutte, molte sono danneggiate in modo irreparabile", ha detto Rey Balido, un portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione dei disastri. Tacloban, capitale della provincia di Leyte, ha sofferto l’impatto con Haiyan quando era ancora alla sua massima forza, con raffiche fino a 380 chilometri orari e piogge torrenziali; il suo aeroporto è praticamente distrutto. I corpi delle vittime sono distesi delle strade, secondo la testimonianza di un ufficiale dell’aeronautica che ha sorvolato la città. Lo riferisce il capitano John Andrews, vice direttore generale dell’Aviazione civile delle Filippine. Ancora non è stato ristabilito il contatto con la città di Guiuan (40 mila abitanti), la prima spazzata dalla tempesta di "categoria 5".
Nel frattempo, Haiyan ha appena lasciato l’arcipelago e si trova al momento nel Mar cinese meridionale, in direzione del Vietnam, dove il governo ha provveduto ad evacuare circa 300 mila persone in 15
province. Secondo gli esperti, l’alta velocità con cui èavanzato il tifone (circa 40 km/h) ha contribuito a rendere meno devastante l’effetto dei suoi venti, nonchè ad abbassare il rischio di allagamenti e smottamenti.
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