Il parlamento ucraino ha bocciato tutti i ddl per il ricovero all’estero dei detenuti che avrebbero potuto consentire alla leader dell’opposizione in carcere Iulia Timoshenko di essere curata in Germania. La liberazione di Timoshenko (l’ex premier è in condizioni di salute precarie) è per l’Unione Europea una delle condizioni per la firma di un accordo di associazione con Kiev a fine mese. Al momento però regna lo stallo. Perché nessuno dei sei progetti di legge presentati ha ottenuto più di 195 voti contro i 226 necessari per l’approvazione. A votare a favore sono stati sostanzialmente i deputati dell’opposizione, mentre quelli del partito delle Regioni del presidente Viktor Ianukovich ed i veterocomunisti di Petro Simonenko non hanno partecipato al voto. Precedentemente, sempre nella mattinata di oggi, il Parlamento ucraino ha approvato in seconda lettura gli emendamenti alla legge per le elezioni legislative chiesti dall’Ue per la firma dell’intesa. La riforma è passata con 365 voti a favore su 450 (423 presenti in aula).
"L’Ucraina continua a puntare all’integrazione europea nonostante il parlamento di Kiev stamattina abbia bocciato tutti i ddl", ha dichiarato il presidente ucraino Viktor Ianukovich durante una visita ufficiale a Vienna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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