La corsa delle primarie repubblicane si sposta a Sud. Per Rick Santorum l'Alabama, dove si vota la prossima settimana, è "il cuore del conservatorismo". Poi sferra un attacco al suo avversario diretto, che non è Romney ma Gingrich, l'altro candidato che pesca voti dal bacino ultra conservatore. "Se sarò scelto come presidente - ha detto in un comizio a Huntsville - non taglierò il bilancio della Difesa. Se le armi nucleari dovessero finire nelle mani dell'Iran, non potremmo prevedere le conseguenze". Nel Super Tuesday Santorum ha dimostrato di essere il candidato più forte del fronte conservatore, molto più forte di Gingrich, che pure non vuol saperne di ritirarsi. E così Santorum va all'attacco dell'ex speaker della Camera per presentarsi come l'unico candidato alternativo al moderato Romney. Gingrich risponde dal Mississippi, altro stato dove si vota la prossima settimana: "Posso dirvi che sono stanco e ho bisogno delle vostre preghiere e del vostro aiuto per ottenere la nomination repubblicana".
Romney a Santorum: sei un lobbista
Dopo aver mancato il colpo del ko nel Super-Martedì, Romney torna ad attaccare Santorum sul piano personale. La sua portavoce Andrea Saul ha alzato il tiro sull’ex senatore di origini italiane dandogli del faccendiere. Saul ha accusato l’avversario di "essere stato lui stesso un lobbista" quando ancora operava nella sua Pennsylvania, per poi diventare da senatore un "punto di riferimento per i lobbisti del District of Columbia". E pensare, ha ironizzato la portavoce di Romney, che "Santorum sostiene di essere un intruso a Washington".
Battagli a colpi di spot in tv
In Alabama e Mississippi Romney ha investito tre milioni di dollari in spot elettorali contro Santorum. Ha impiegato i fondi raccolti da Restore Our Future (Ripristiniamo il nostro futuro, ndr), il Super Pac che lo sostiene e, come previsto dalla legge, può ricevere fondi senza un tetto massimo impiegandoli come meglio crede. Nei due stati del Sud uno dei Super Pac di Santorum, Red, White and Blue Fond, ha risposto investendo mezzo milione di dollari per screditare l’ex governatore dekl Massachusetts.
Governatore del Mississippi con Romney
Il governatore del Mississippi, Phil Bryant, ha ufficializzato il suo appoggio a Romney. L'endorsement arriva a pochi giorni dalle primarie, che si svolgeranno martedì prossimo. Bryant, in carica da gennaio, prima di scegliere Romney aveva sostenuto il governatore del Texas, Rick Perry, che si è ritirato dalla corsa alla nomination repubblicana il 19 gennaio. Martedì, il Mississippi assegnerà 40 delegati. Un endorsement importante per Romney, in un’area del Paese che non gli è favorevole: negli Stati del Sud, ha già perso in South Carolina, Georgia (dove ha vinto Gingrich), Tennessee e Oklahoma (Santorum).
Riecco Sarah Palin...
L’ex governatrice dell’Alaska Sarah Palin torna ad attaccare Obama. In un’apparizione al programma di Fox News "The Sean Hannity Show", l’ex candidata repubblicana alla vice presidenza nel 2008 ha detto di "non aver mai considerato il presidente un uomo di valore".
Poi, riferendosi al video pubblicato nei giorni scorsi in cui un giovane Obama difendeva la Critical Race Thoery del professore Derrick Bell, ha accusato il presidente di "voler dividere il Paese su basi etniche, religiose, di reddito e, persino, razziali".
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