Di dubbi Henrique Capriles, leader dell'opposizione venezuelana, non ne ha mai avuti. L'uomo che nelle elezioni appena concluse ha sfidato Nicolas Maduro, il delfino designato da Hugo Chavez, ha detto fin dal primo giorno che nella tornata elettorale che ha confermato a Caracas l'erede del caudillo c'era qualcosa che non andava. Prima di tutto lo scarto risicatissimo che ha consegnato il governo al chavismo 2.0 di Maduro, in un'ideale continuazione di un percorso durato quindici anni. Maduro ha ottenuto il 50,75% dei voti, Capriles il 48.97%, con uno scarto di soli 265mila voti. Abbastanza per far chiedere all'opposizione un riconteggio delle schede.
Capriles ci ha provato per giorni, ma il governo si è rifiutato di verificare manualmente i voti delle scorse elezioni. Ha concesso invece un audit, un controllo elettronico sulle procedure di voto.
L'opposizione ha continuato però a denunciare frodi e annunciato oggi che è pronta nei prossimi giorni a contestare ufficialmente l'elezione di Nicolas Maduro. Capriles è ottimista: si potrebbe arrivare anche a un nuovo voto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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