Esuberi, round governo-sindacati

Il sottosegretario Sacconi: «Con l’azienda incontro interlocutorio ma positivo». Decolla il bond da un miliardo, Marchionne soddisfatto

da Milano

«Abbiamo deciso di convocare per oggi i sindacati allo scopo di smentire le affermazioni di Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, che la proposta del ministero crei le condizioni per i licenziamenti. Affermazione che si commenta da sola». È quanto ha affermato Roberto Rosso, sottosegretario al Welfare, dopo l’incontro di ieri con i dirigenti della Fiat per discutere la questione degli esuberi. «La nostra proposta di accompagnamento alla pensione dei lavoratori con più di 50 anni - ha affermato Rosso - avrà una prima applicazione sperimentale per poi ripartire eventualmente nella prossima legislatura». Toni di nuovi accesi alla ripresa della trattativa del governo con le controparti, anche se da parte torinese c’è la disponibilità a discutere sulle soluzioni prospettate dal ministero. Ieri, in proposito, i tecnici del Welfare si sono seduti al tavolo con Paolo Rebaudengo, capo delle relazioni industriali del Lingotto.
«È stato un incontro interlocutorio ma positivo - ha commentato il sottosegretario Maurizio Sacconi - perché c’è la disponibilità di Fiat a usare lo strumento del ricollocamento con qualche modifica. Un punto dev’essere comunque chiarito: non vogliamo che questo strumento diventi un ricambio di persone».
Da Bruxelles, dove come presidente dell’Acea (l’associazione tra le case automobilistiche europee) ha incontrato i vertici della Commissione Ue, Sergio Marchionne lancia intanto nuovi significativi segnali sulla svolta in corso a Mirafiori. Dopo le vendite positive in Francia (più 9,1% a gennaio), Fiat Auto è stata protagonista di un deciso balzo su un mercato difficile come quello tedesco. In Germania, a gennaio, l’incremento delle vendite è stato del 64,7 per cento, il maggiore fra tutti i costruttori.
«Ci stiamo riposizionando in Europa - ha commentato l’amministratore delegato del gruppo automobilistico torinese - e lo dimostrano le cifre degli ultimi mesi; la strada è tracciata e ora bisogna continuare su questa base consolidando i risultati un giorno alla volta».
Infine si è concluso nel modo migliore il collocamento del bond settennale Fiat da un miliardo. Il rendimento offerto è del 6,625 per cento, in linea con le quotazioni di mercato e con quanto atteso dagli investitori.


L’accoglienza di questi ultimi, soprattutto esteri, è stata vivace con ordini raccolti in due giorni che hanno sfiorato i 3 miliardi di euro. Soddisfatto Marchionne: «Vuol dire che la gente ci vuole bene, che è disposta a finanziare la Fiat». A Piazza Affari il titolo ha fatto un piccolo passo indietro chiudendo a quota 8,13 euro (meno 0,31 per cento).

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