Euro in calo sul dollaro in vista un rialzo dei tassi

Negli Usa flessione negli ordinativi dei beni durevoli

da Milano

Euro in calo sul dollaro con chiusura ai minimi di seduta di 1,1888 raggiunti nelle prime battute dopo la diffusione dell’indice Isae che misura la fiducia delle imprese manifatturiere italiane sceso a febbraio - per la prima volta da nove mesi - a quota 92,3 dal precedente 92,5.
La moneta unica ha peraltro registrato una temporanea rimonta, riportandosi sopra quota 1,19, in scia al dato peggiore delle attese degli ordini di beni durevoli negli Usa a gennaio.
Gli ordinativi, appesantiti dal crollo della domanda di aerei commerciali, hanno infatti segnato una pesante flessione del 10,2%. La corsa dell'euro si è però subito spenta, nell'ottica di una lettura comunque positiva del dato depurato della componente trasporti, attestatosi in territorio positivo (+0,6%) e per la terza volta consecutiva in aumento, a dimostrazione che la domanda industriale rimane tonica.Di fatto il tema tassi e la certezza degli operatori che la Federal Reserve procederà a un ulteriore rialzo del costo del denaro in occasione della riunione del prossimo 28 marzo, confermando con ogni probabilità la manovra anche nel meeting successivo, continua a spingere il biglietto verde.

Da segnalare ieri i guadagni di yen su euro e dollaro dopo che il governatore della Banca centrale nipponica ha reiterato che l'istituto è prossimo a terminare la sua politica di tassi vicino allo zero nel riscontro del venir meno del pericolo deflazione.

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