Eccellenze artigianali, ok alla tutela Ue. Fdi: "Grosso passo avanti"

Approvata una normativa che tutelerà le origini locali di alcuni prodotti non alimentari d'eccellenza, tra cui il vetro di Murano e le ceramiche di Caltagirone. Fdi: "Avrà impatto economico positivo"

Eccellenze artigianali, ok alla tutela Ue. Fdi: "Grosso passo avanti"
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Via libera Ue alla protezione delle indicazioni geografiche dell'artigianato e dei prodotti industriali. Ogni tanto dall'Europa arrivano buone notizie. Al Parlamento di Strasburgo è stata infatti approvata una normativa che tutelerà le origini locali di alcuni prodotti non alimentari d'eccellenza. Le nuove regole - si legge in una nota istituzionale - "colmeranno il divario tra i sistemi nazionali divergenti, aumentando nel contempo la consapevolezza dei consumatori e rafforzando la competitività dei produttori". Per l'Italia, un bel vantaggio, visto che il nostro Paese è ricco di prodotti artigianali e industriali legati esclusivamente a uno specifico territorio.

Il nuovo schema - già concordato dal Parlamento europeo e dagli Stati membri a maggio - è stato adottato con 616 voti a favore, 9 contrari e 6 astensioni. La sua approvazione ha suscitato una convinta soddisfazione da parte del centrodestra italiano, che in Europa ha da tempo avviato una campagna per la tutela del made in Italy in tutte le sue forme. "È un grosso passo avanti, perché così vengono tutelati alcuni prodotti artigianali d'eccellenza e in questo modo si va a recuperare il rapporto tra l'origine e la fattura artigianale. Per l'Italia è un'importante svolta, perché il nostro Paese è ricco di queste tipicità. Penso al vetro di Murano, alle ceramiche di Caltagirone, alla pietra lavica dell'Etna...", spiega a ilGiornale.it l'eurodeputato FdI Raffaele Stancanelli, vice presidente della Commissione Juri e relatore ombra del dossier per Ecr (il gruppo del conservatori e dei riformisti europei).

"In questo modo si tutelano finalmente anche i consumatori, che sanno di acquistare un prodotto di qualità realizzato in un particolare territorio e non altrove. In alcuni Paesi già esiste un riconoscimento dei prodotti tipici nazionali, ma questo regolamento include finalmente tutta l'Europa", afferma ancora Stancarelli, che a Strasburgo ha votato convintamente a favore del regolamento assieme al collega Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia- Ecr al Parlamento europeo. Come già accade per gli alimenti alimenti, ora anche i prodotti artigianali a indicazione geografica (Ig) potranno iscriversi a un registro Ue, ottenendo riconoscimento e tutela nel mercato interno e nel mondo.

Le piccole imprese potranno beneficiare di aiuti dagli Stati membri per la presentazione delle domande. "Non costa nulla, perché se si è iscritti all'albo nazionale e si hanno i requisiti, si viene inclusi automaticamente anche nell'albo europeo", sottolinea l'eurodeputato meloniano Stancarelli, facendo notare come alla fine sia passata "una misura di buon senso che ci difende anche dalla contraffazione e che tutela la proprietà intellettuale". Ad avere le carte in regola per ottenere la tutela Ue sarebbero già una cinquantina di prodotti d'eccellenza italiani, tra cui l'alabastro di Volterra, il vetro di Murano, i gioielli di Torre del Greco, la ceramica di Caltagirone e il merletto goriziano. E l'auspicio è che presto se ne aggiungano altre.

Gli Stati membri potranno scegliere se istituire un'autorità nazionale di registrazione o se l'Euipo (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale) gestirà l'intero processo. Avranno un anno per informare la Commissione e l'Euipo su quali dei prodotti già protetti a livello nazionale dovrebbero essere registrati e protetti in tutta l'Ue. I controlli e l'applicazione delle nuove norme saranno di competenza delle autorità nazionali, che effettueranno verifiche anche sulle merci vendute online, per garantire che i prodotti siano immessi sul mercato conformemente alle loro specifiche di prodotto Affinché il sistema previsto entri a pieno regime, tuttavia, ci vorranno un paio di anni e questo - ha spiegato la relatrice del provvedimento Marion Walsmann (Ppe) - "a causa dei tempi di adattamento per i sistemi nazionali già esistenti e per crearne di nuovi".

Il regolamento "avrà un impatto economico positivo per le piccole e medie imprese", ha evidenziato l'italiano Fidanza. E Stancarelli, a sua volta, ha posto l'attenzione sul risultato raggiunto in sede europea. "Quando trova soluzioni positive e davvero utili, l'Europa non è la matrigna di cui spesso si parla. Un analogo dibattito positivo sta avvenendo sull'intelligenza artificiale, che pone seri problemi sulla centralità dell'uomo e sul rapporto con le macchine. Ci stiamo interrogando anche su questo", ha osservato l'europarlamentare Fdi.

Per il centrodestra italiano, in ogni caso, quello odierno è solo un buon punto di partenza per ottenere ulteriori e future tutele al Made in Italy. "L'interesse nazionale all'interno dell'interesse europeo fa parte della nostra mission".

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