"L'Italia non va lasciata sola". Pure Scholz striglia l'Ue sui migranti

Il cancelliere tedesco Scholz chiede all'Unione europea di cambiare atteggiamento sull'immigrazione: "Dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità"

"L'Italia non va lasciata sola". Pure Scholz striglia l'Ue sui migranti
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Cambiare le politiche sul tema dell'immigrazione per garantire un reale ed efficace supporto ai Paesi (soprattutto all'Italia) che in misura maggiore devono fare i conti con gli sbarchi sulle proprie coste. È questo il monito arrivato da Olaf Scholz, che si è appellato all'Ue affinché cambi atteggiamento su un tema assai delicato che in questi anni è finito al centro di promesse teoriche ma che non ha riscontrato concrete conseguenze. Da qui la strigliata per arrivare a una soluzione in grado di fornire un sostegno che non sia solo di facciata.

Il monito di Scholz all'Ue

Il cancelliere tedesco, intervistato dal Corriere della Sera, tra le altre cose è stato interpellato anche sulla questione migranti che da tempo attanaglia l'Unione europea. Innanzitutto ha riconosciuto che l'Italia, la Grecia e gli altri Paesi mediterranei "affrontano una sfida enorme", alla luce anche dell'aumento del numero dei rifugiati che arrivano ai loro confini. In questa direzione la sferzata di Scholz è stata nettissima: "Non possiamo lasciare l'Italia e gli altri Paesi da soli, ma dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità".

Si tratta di una presa di posizione molto precisa, che invita l'Ue ad affrontare di petto una tematica che - senza le dovute attenzioni e le giuste risposte - rischia di avere un risultato ancora più pesante ai danni di chi ne subisce gli effetti. Per il cancelliere tedesco non si può più rimandare una profonda riflessione, che deve partire ad esempio dalla necessità di poter contare su "una distribuzione solidale di responsabilità e competenza fra gli Stati membri dell'Ue".

Scholz ha voluto puntare l'attenzione sull'operato del suo governo, che in questo periodo sta spingendo a favore di una riforma del Sistema europeo comune d'asilo e che sta dando il suo contributo nelle discussioni in corso a Bruxelles. Lavorare con i Paesi d'origine e quelli di transito viene visto come il mezzo attraverso cui ridurre gli arrivi irregolari e consentire vie d'accesso legali. "Questo non è in contraddizione con la posizione dell'Italia", ha fatto notare il cancelliere tedesco.

I rapporti tra l'Italia e la Germania

È stato lo stesso Scholz a smontare la narrazione della sinistra: il fronte rosso sostiene che il nostro Paese sarebbe isolato a livello internazionale, senza sponde, accusato di aver interrotto la stretta collaborazione con Berlino in seguito alla vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre 2022. Ma è davvero così? Beh, dalle parole del cancelliere tedesco pare esattamente il contrario: "Le relazioni tra Italia e Germania sono strette, basate sulla fiducia e molto solide".

La sinistra ha beccato un altro fosso: l'incontro di oggi tra Olaf Scholz e Giorgia Meloni segue la visita inaugurale del presidente del Consiglio italiano a Berlino qualche mese fa.

"Lavoriamo bene insieme a livello dell'Unione europea, nell'ambito della Nato e del G-7", ha spiegato il cancelliere. Una doppia cantonata per le opposizioni: Scholz incalza l'Unione europea sul fronte dei migranti e rassicura sul buono stato dei rapporti tra Italia e Germania.

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