Lettere e boicottaggio: è scontro tra Orban e Ue sulle "missioni di pace"

Il primo ministro ungherese ha inviato una missiva al Consiglio europeo per informarlo dell'esito dei suoi viaggi a Kiev, Mosca e Pechino. L'Unione vuole spostare i consigli informali da Budapest per boicottare la presidenza magiara

Lettere e boicottaggio: è scontro tra Orban e Ue sulle "missioni di pace"
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Viktor Orban ha reso contro dei suoi viaggi in Oriente. Secondo quanto dichiarato dal suo consigliere politico, il premier ungherese ha inviato ai membri del Consiglio europeo una lettera per informarli dell’esito delle sue “missioni di pace” e delle sue proposte per la fine del conflitto tra Russia e Ucraina.

L’iniziativa diplomatica del primo ministro magiaro, che a inizio luglio si era recato a Mosca, Kiev, Pechino e a Mar-a-Lago da Donald Trump, ha scatenato l’ira dei Paesi dell’Ue, contrari al fatto che si sia mosso in autonomia e senza coordinare le sue visite con Bruxelles. Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha affermato di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito alle missive e che anche il presidente Ursula von der Leyen, in qualità di effettivo membro del Consiglio, dovrebbe essere tra i destinatari. Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato di “non essere al corrente del contenuto della lettera”, dato che “ovviamente non conosciamo il contenuto della corrispondenza interna all’Ue. Forse potrebbero esserci delle sfumature, ma siamo consapevoli dell’approccio generale di Orban”.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, nella sua lettera il primo ministro di Budapest ha parlato di Donald Trump, affermando che "non possiamo aspettarci alcuna iniziativa di pace" da parte sua "fino alle elezioni". "Posso tuttavia affermare con certezza che subito dopo la sua vittoria elettorale, non aspetterà fino al suo insediamento, ma sarà pronto ad agire immediatamente come mediatore di pace", ha proseguito Orban, dichiarando che il tycoon ha "piani dettagliati e ben fondati".

L’Unione europea sembra comunque intenzionata a “punire” il premier ungherese per la sua iniziativa. L’Alto rappresentante per gli Affari esteri Josep Borrell ha avviato una consultazione con le capitali degli Stati membri per spostare il Consiglio informale Esteri-Difesa, il cosiddetto Gymnich, in programma per il 28-29 agosto a Budapest, trasformandolo in Consiglio formale. La mossa permetterebbe di boicottare la presidenza magiara dell’Ue e ha fatto seguito alla decisione senza precedenti di Ursula von der Leyen di non far partecipare i suoi commissari alle riunioni informali che si terranno nel Paese fino al 31 dicembre e di annullare la tradizionale visita del Collegio che dovrebbe tenersi al rientro dalla pausa estiva.

Il presidente della Commissione europea ha anche confidato la sua frustrazione nei confronti di Orban e dell’estrema destra nel suo incontro con il gruppo The Left del parlamento europeo. “Abbiamo visto le sue missioni a Mosca e Pechino e la risposta russa con il bombardamento dell'ospedale pediatrico. Quella non può essere considerata una missione di pace”, ha dichiarato secondo fonti informate.

Lo so che la vediamo in maniera diversa su tante cose, ma voi siete pro-Ue, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto”. Un accenno, questo, alla possibilità di lavorare insieme e di assicurarsi i voti della sinistra per conquistare un secondo mandato al vertice della Commissione.

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