Viktor graziato: solo ammonito Commissione, è caccia ai voti

Un'ammonizione per Orban dopo l'incontro con Putin

Viktor graziato: solo ammonito Commissione, è caccia ai voti
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Non è arrivato il cartellino rosso per il premier ungherese Viktor Orbán (nella foto) ma una severa ammonizione dopo gli incontri dei giorni passati che hanno suscitato le reazioni di vari stati membri, in particolare per la visita in Russia in cui ha incontrato Putin. Nella riunione del Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti) che si è tenuta ieri, venticinque ambasciatori Ue hanno giudicato «non credibile» la spiegazione fornita dall'Ungheria secondo cui le visite a Mosca e Pechino erano strettamente bilaterali. Il motivo, come si apprende da fonti diplomatiche, sono «i tempi e la sequenza degli incontri, l'uso degli hashtag della presidenza di turno del Consiglio Ue e la reazione di Putin». L'unica nazione a non aver preso posizione è la Slovacchia anche se «nessuno ha sollevato la questione della fine o dell'abbreviazione della presidenza. Non sono state presentate o adottate misure concrete ma è stato inviato un messaggio chiaro con un consenso quasi unanime».

Intanto continuano gli incontri frenetici di Ursula Von der Leyen per garantirsi la maggioranza necessaria alla rielezione a presidente della Commissione Ue e, dopo aver incontrato le delegazioni dei popolari e dei socialisti, ieri ha visto i liberal di Renew e i verdi. Dall'incontro con il gruppo di Renew non sono arrivate per lei solo buone notizie poiché la delegazione irlandese composta da 6 europarlamentari ha annunciato che non la voterà. Si riduce così ulteriormente il margine per una riconferma che, alla luce dei franchi tiratori, appare esiguo. Gli incontri proseguiranno martedì con l'Ecr prima della plenaria ma, secondo fonti europee, avrebbe assicurato che «non ci sarà una cooperazione strutturale con l'Ecr». È aperta anche la partita per la vicepresidenza della Commissione Ue con Thierry Breton, commissario Ue per il Mercato interno, che, rispondendo a una domanda su un suo possibile incarico da vicepresidente, ha risposto «lo ha detto Macron e bisogna sempre ascoltare quello che dice il presidente della Repubblica».

Ieri è nato anche il gruppo ultrasovranista «Europa delle nazioni sovrane» promosso da Afd mentre è attesa per oggi la definizione delle presidenze delle ventisette commissioni divise secondo il metodo d'Hondt tra i vari gruppi (ad eccezione dei Patrioti).

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