Migliaia di persone stanno manifestando a Chisinau, capitale della Moldavia, per chiedere l'adesione all'Unione europea. Oltre 75 mila moldavi, secondo le stime dichiarate, sarebbero scesi in piazza oggi per partecipare all'iniziativa "Moldova europea".
A muovere questa parte della popolazione, secondo il presidente della Moldavia Maia Sandu, sarebbe il timore di entrare nel mirino di Mosca. "Naturalmente nulla è paragonabile a quanto sta accadendo in Ucraina, ma vediamo il rischio e pensiamo di poter salvare la nostra democrazia solo facendo parte dell'Ue", ha dichiarato Sandu in un'intervista concessa a AFP.
"I moldavi sono europei"
Oggi la manifestazione a Chisinau per chiedere a gran voce di entrare nell'Ue. La Moldavia è effettivamente una delle candidate all'adesione (dopo la richiesta ufficiale presentata lo scorso anno, nel giugno 2022, si è classificata come paese candidato, insieme all'Ucraina). "Siamo venuti a dire ad alta voce, con sicurezza e orgoglio che i moldavi sono europei!", ha affermato il presidente Maia Sandu, presente alla manifestazione.
Nel corso dell'evento non sono mancati slogan pro-Ue e bandiere dell'Unione europea. Secondo Sandu, si tratta di una grande occasione per il suo Paese, un'opportunità per vivere in pace e prosperità. La speranza del presidente moldavo è che la Nazione entri a far parte della Comunità entro il 2030. 2,6 milioni di abitanti che entrebbero a far parte dell'Ue.
Ad assistere alla manifestazione anche il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che ha assicurato la sua intenzione di sostenere la candidatura della Mondavia. Paese, a suo dire, già pronto per "l'integrazione europea".
Le tensioni
Nella sua intervista a AFP, Sandu ha dichiarato che"la Russia continuerà a essere una grande fonte di instabilità negli anni a venire e noi dobbiamo proteggerci".
Lo scorso febbraio, il presidente moldavo aveva accusato la Russia di aver fomentato un golpe contro il governo, per sostituire i vertici a Chisinau. Da qui la volontà di aderire il prima possibile all'Ue, così da ottenere una maggiore tutela. Fra le persone presenti alla manifestazione di oggi si parla di"preoccupazione per le minacce russe" e paura di "essere lasciati nell'ombra".
Le tensioni, tuttavia, sono anche interne. Mentre a Chisinau si agitano bandiere europee e si chiede l'adesione, in altre zone della Moldavia oggi si stanno tenendo delle contro-manifestazioni. Un'altra fetta della popolazione, infatti, chiede un referendum prima di procedere con l'adesione all'Ue. L'adesione, affermano i cittadini, alcuni di loro filorussi, deve avvenire per volontà della popolazione.
La richiesta del referendum
Ci sono proteste a Orhei, Comrat e Balti. Circa 60mila persone nel resto della Moldavia chiedono a gran voce un referendum prima di procedere all'adesione. I cittadini esigono di essere consultati per esprimere la propria posizione"sullo schieramento internazionale della Moldavia".
I manifestati sono scesi per strada con le bandiere del loro Paese, ribadendo "che la voce del popolo è al di sopra di tutto e che il popolo dovrebbe decidere dove la Moldavia dovrebbe andare - a ovest, a est, se aderire o meno a qualsiasi blocco militare o rimanere neutrale, come stabilito
dalla Costituzione". Questo quando dichiarato dal contestatore filorusso Ilan Shor, il quale ha poi aggiunto che il "presidente Maia Sandu non dovrebbe decidere il futuro della Moldavia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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