Quanto guadagna Ursula Von der Leyen? Da qualche giorno, il suo emolumento avrebbe raggiunto la cifra record di 31.250 euro mensili, con un incremento di 2044 euro rispetto al passato, grazie al secondo aumento salariale del 2022. A riportarlo è il quotidiano tedesco Bild. Si tratta di un compenso lordo, ma va ricordato che per i dipendenti delle istituzioni europee non sono previste imposte sul reddito ma solo piccole percentuali per le tasse varie più un 10% che viene versato per la loro stessa pensione. Ovviamente, l'emolumento di Ursula Von der Leyen non è l'unico ad aver subito una variazione al rialzo, perché in realtà Bild riferisce che tutti i dipendenti delle istituzioni europee avrebbero beneficiato di un aumento retroattivo del 7% rispetto al 2021.
Certo, la presidente della Commissione europea sarà l'unica a percepire circa 1000 euro al giorno. O anche di più, considerando che con le indennità di salario la Von der Leyen arriverebbe a guadagnare circa 36mila euro. Per gli altri commissari, l'aumento del 7% corrisponderebbe a un incremento salariale medio di 1667 euro. Non male, considerando che per i dipendenti delle istituzioni europee la paga base parte da 3 mila euro al mese e arriva fino a 20 mila, Von der Leyen esclusa. L'aumento minore è quello sulle paghe base, che corrisponde a 214 euro e porta l'emolumento a quota 3272. Ovviamente, in questo riconteggio e adeguamento sono inclusi anche gli eurodeputati, che d'ora in poi sfonderebbero il tetto dei 10 mila euro al mese, arrivando a guadagnare 10.495 euro. Ma per loro il discorso sulle tasse è diverso, perché sono tenuti a versare una quota al Paese di appartenenza. Ovviamente, non è che questo li impoverisce, visto che godono di un rimborso spese di 5 mila euro che non richiede nemmeno rendicontazione.
Questi aumenti sarebbero stati taciuti dalla Commissione europea, che secondo Bild avrebbe sapientemente atteso le vacanze natalizie per pubblicare i dati in ritardo. Ovviamente, questo non è bastato a nascondere una fattispecie che ha fatto storcere il naso a tanti ma da Bruxelles si difenderebbero, dicendo che si tratterebbe si un semplice adeguamento all'evoluzione del potere d'acquisto dei dipendenti pubblici nazionali a livello centrale.
Il 7% sarebbe di una combinazione che include il 4,4% di adeguamento all'inflazione per il periodo luglio 2021-luglio 2022, al quale si aggiunge il 2,5% per compensare un aumento automatico annullato durante la pandemia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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