La “carne di pollo” è tra i prodotti di origine animale più consumati a livello mondiale e, nei Paesi più ricchi, è prodotta quasi totalmente tramite allevamenti intensivi. Spesso la razza di polli che cresce in questi allevamenti si chiama "broiler". La Commissione UE chiede maggiori controlli sugli allevamenti di polli broiler che crescono velocemente e con un processo innaturale. In Italia il 98% degli allevamenti ospita questi polli.
Cosa sono i polli broiler
Un pollo broiler di 70 giorni negli anni 50 poteva arrivare a pesare fino a circa un chi lo e mezzo, oggi, lo stesso pollo a 48 giorni di vita pesa 3 chili. Sono polli frutto di una selezione genetica che li fa crescere in maniera completamente innaturale poiché le piccole zampe non riescono a sorreggere il loro peso, questo spesso crea non pochi problemi al pollo che, essendo così appesantito, spesso non riesce nemmeno a spostarsi per bere e mangiare. I polli broiler sono quindi una razza di pollame dedicata agli allevamenti intensivi.
Gli studi Esfa
La Direttiva europea 98/58/CE obbliga i Paesi membri a rispettare le disposizioni in essa previste a tutela del benessere degli animali allevati e a evitare loro dolori, sofferenze o lesioni inutili. Fin dal 2010, l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha effettuato degli studi che rilevano conseguenze negative sulla salute degli animali proprio a causa dell’incremento rapido del loro peso, collegando esplicitamente le criticità rilevate come disturbi scheletrici, ai tassi di crescita eccessivi di questa razza di polli. La selezione genetica effettuata sui polli broiler a rapido accrescimento e sembrerebbe aver avuto ripercussioni disastrose sulla qualità di vita dei polli.
La Commissione UE e la situazione italiana
In Italia il 98% degli allevamenti ospita polli broiler. Per la Commissione UE è un problema di diversi stati membri.
Tra i primi a sollevare il caso, Animal Equality, che a giugno 2022 aveva depositato presso la Commissione europea una denuncia contro i 27 Stati membri per le violazioni della normativa Ue relativa all’allevamento di polli broiler a rapido accrescimento. La Commissione ha fatto sapere che sta considerando le possibilità di intervenire chiedendo ai paesi più attenzione per i polli di questi allevamenti.
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