Tra i ministri dell'Interno dei Paesi membri dell'Ue si è registrato oggi "supporto unanime" sul "concetto di responsabilità e solidarietà" nel patto Ue sulle migrazioni, al quale lavorerà ora "la presidenza svedese", che prenderà il via dal primo gennaio 2023. Un passo avanti importante nella gestione dei migranti in chiave europea, come ha dichiarato il ministro dell'Interno ceco Vit Rakusan, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del consiglio Affari interni dell'Unione europea.
Ci sarà da fare un lavoro importante nei prossimi mesi, considerando che il patto Ue per le migrazioni e l'asilo è stato presentato dalla Commissione già nel settembre 2020, ossia dopo l'insuccesso delle proposte della Commissione Juncker successive alla crisi migratoria del 2015, e rimane tuttora sulla carta a causa delle divisioni tra i Paesi membri dell'Ue in materia di migrazioni.
Il commissario europeo per gli Affari interni, Ylva Johansson, al termine del Consiglio, ha fatto i complimenti alla presidenza ceca, che "ha superato se stessa sulla migrazione, siamo al punto di iniziare 3 triloghi sul patto per la migrazione e l'asilo su un totale di dieci aspetti legislativi. Oggi abbiamo raggiunto un sostegno politico sul delicato bilanciamento tra solidarietà e responsabilità". I triloghi sono i negoziati interistituzionali tra Consiglio e parlamento, "sui dieci" che compongono il nuovo patto Ue sulle migrazioni e l'asilo.
Come ha spiegato Ylva Johansson, "ora la presidenza svedese lavorerà alla parte tecnica per arrivare a una proposta legislativa".
Il commissario ha sottolineato che "c'è stato un avallo politico sull'equilibrio tra responsabilità e solidarietà, tema sempre molto sensibile dove ogni Stato è chiamato a una forma di compromesso. Ma oggi è stato compiuto un grande passo avanti"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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