"Valutare le carceri del Belgio". Rinvio per la figlia di Panzeri

La figlia dell'ex eurodeputato dem, di professione avvocato, è indagata per concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio

"Valutare le carceri del Belgio". Rinvio per la figlia di Panzeri

Prosegue l’attività degli inquirenti sul Qatargate, riflettori accesi su Antonio Panzeri e famiglia. Oltre all’ex eurodeputato dem, nel mirino degli investigatori la moglie Maria Dolores Colleoni e la figlia Silvia. Per quest’ultima il collegio ha rinviato al 3 gennaio la decisione sulla consegna alle autorità del Belgio, su richiesta della difesa, per chiedere informazioni sulle condizioni della carcerazione nel Paese alla luce di alcune criticità evidenziate.

Rinviata l’udienza per Silvia Panzeri

Come la madre, Silvia Panzeri è indagata per concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. “Non potevano non sapere”, è la versione degli inquirenti. La 38enne, professione avvocato, è stata arrestata su mandato di arresto europeo con l’accusa di essere pienamente consapevole delle attività del padre, partecipando “nel trasporto dei ‘regali’ dati al Marocco da A.A., ambasciatore del Marocco in Polonia”.

Entrando nel dettaglio della decisione dei giudici della seconda sezione penale della corte d’appello di Brescia, per Silvia Panzeri è stato deciso il“rinvio al fine di ottenere dal Belgio informazioni sulle condizioni carcerarie a cui verrebbe a trovarsi l'imputata alla luce di episodi di criticità registrati in alcuni istituti carcerari belgi in riferimento al sovraffollamento”.

Soddisfatti i legali della 38enne

"Siamo soddisfatti, i giudici della seconda sezione della corte d'appello di Brescia hanno accolto la nostra istanza e concesso un rinvio al 3 gennaio", è il primo commento dell’avvocato Angelo De Riso riportato dall’Adnkronos. Il legale, che difende la figlia di Panzeri insieme a Nicola Colli, ha confermato che la 38enne – ai domiciliari dal 9 dicembre, giorno dell’arresto - non ha reso dichiarazione spontanee, considerando che si è trattato in aula solo delle questioni preliminari. I giudici hanno dato incarico al "ministero della Giustizia a fare ricerche per poter acquisire documenti per poter appurare che siano rispettate le regole rispettate in Italia.

Sulla scorta della sentenza di ieri - prosegue il legale -abbiamo posto la questione come preliminare", e ora questa decisione - il controllo sullo stato del sovraffollamento delle carceri in Belgio - potrà influire anche sul destino della madre, Maria Dolores Colleoni.

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