Texas, l'errore dell'aviazione Usa: il killer non poteva avere armi

Kelley era stato condannato, ma la corte militare non comunicò la sentenza al Fbi

Texas, l'errore dell'aviazione Usa: il killer non poteva avere armi

Ha ucciso 26 persone a Sutherland Springs, entrando armato in chiesa e aprendo il fuoco. Ma Devin Patrick Kelley, il killer responsabile della strage, non poteva nemmeno averle quelle armi.

A carico dell'uomo c'era una sentenza di condanna, che gli avrebbe proibito di comprare e tenere in case quei fucili e quelle pistole che invece aveva. Peccato che l'aviazione americana, con cui aveva servito prima di essere congedato senza onori, si fosse dimenticata di trasmettere la comunicazione a chi di dovere.

Nel 2012 era arrivata la sentenza che aveva ritenuto Kelley resposabile del maltrattamento della moglie e del figlio. Solo a cinque anni dalla fine della condanna avrebbe potuto di nuovo acquistare armi.

Cinque anni che, sommati all'anno della sentenza, non gli avrebbe consentito di avere quell'arsenale.

Saltò il collegamento tra la Corte militare e l'Fbi, che si occupa del database sui crimini. Se così non fosse stato, forse la strage si sarebbe potuta evitare.

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