A Host 2017 accade anche questo: un’area espositiva commerciale per la prima volta si trasforma in installazione artistica dove legno, pietra, rame, materiali riciclati elementi primordiali e allo stesso tempo contemporanei sono i protagonisti di Exihs - Excellent Italian Hospitality Services. Sarà una delle grandi novitò di Host è interesserà la macro area espositiva Arredo & Tavola. L’edizione numero 40 della manifestazione leader mondiale dedicata all’ospitalità professionale che si terra nel polo di Fiera Milano dal 20 al 24 ottobre si preannuncia di assoluto interesse per espositori - già 1.824 le aziende (il 40% estere) che hanno confermato la loro presenza - visitatori professionale e buyer che arrivano da tutto il mondo a Milano.
Pensato dal regista e scenografo teatrale Davide Rampello, che ha dato vita al racconto dell'installazione tradotta poi in progetto concreto dall’architetto Dante O. Benini, lo spazio espositivo di Exihs gioca sulla doppia valenza del concetto di ospitalità – dove l’ospite è chi è ospitato, ma anche chi ospita – facendo dialogare le personalità artistiche dei due autori insieme a Pierluigi Cerri, architetto e ideatore del logo. Infatti il progetto fa dell’ospitalità l’archetipo del complesso rapporto che l’uomo nel corso della sua storia ha costruito con lo spazio circostante nello sviluppo delle relazioni con i propri simili. E poi ancora acqua, aria, colori e materie prime della terra creano un caleidoscopio di elementi in grado di regalare emozioni e stimolare riflessioni. Con una notazione: il concept diventa itinerante e sarà ospitato nella biennale d’arte di Pechino del 2018.
Ecco allora che, nel nuovo Exihs, il calpestio richiama la terra, gradazioni di verde scendono verso un centro ideale dominato da una vasca a sfioro sovrastata da un soffitto dove gli azzurri rappresentano un’ascesa verso il cielo. A unire idealmente le due parti da una cannula di rame sospesa cadrà a intervalli regolari una goccia d’acqua: elemento-vita e ciclicità del tempo.
Ai lati, quattro pareti nei toni del grigio, nei tre materiali (più uno) con cui l’uomo ha gradualmente costruito la propria avventura nel mondo: il legno, elemento vivo e materia prima con cui l’uomo ha fabbricato la prima casa; poi la pietra, con cui l’umanità lascia i segni più duraturi; il metallo, che non è primario perché richiede di essere estratto e con cui l'uomo ha dato vita tanto agli strumenti del lavoro, quanto alle armi per combattere le guerre, e infine alle anime delle grandi strutture moderne. E per rappresentare fino in fondo l’evoluzione umana, la quarta parete è pensata per qualcosa che in origine non esisteva: gli scarti.
A completare il concept, l’area dedicata al living e alla sosta dove il concetto di ospitalità si lega alla convivialità. Qui l’elemento più forte e caratterizzante sarà la grande parete di fondo che vede protagonista il cibo, divenuto installazione con una selezione di prodotti dell’agricoltura e della cucina italiana (uova, frutta, verdura), disposti secondo un racconto cromatico.
“Un ulteriore tema che mi preme declinare con il progetto di Exihs è quello relativo a l’Italia fatta a mano. L’Italia è il luogo che forse più di ogni altro al mondo ha espresso ed esprime questa capacità di coniugare materiali e forme per creare spazi che accolgono, quindi ospitano, con una varietà nello spazio e nel tempo unica al mondo. Per questo sulle pareti del cubo di Exihs saranno riportate frasi e brevi racconti per rappresentare concetti relativi a questo tema, oltre a vedere la presenza di piccoli monitor che, senza soluzione di continuità, trasmetteranno filmati riguardanti le arti e i mestieri tipicamente italiani”, commenta Davide Rampello, regista e scenografo teatrale ed ex presidente della Fondazione Triennale, che a Expo Milano 2015 è stato direttore del lo spettacolare Padiglione Zero.
“Il nuovo spazio espositivo di Exihs rappresenta un concetto forte, di rottura, che per la prima volta in 40 edizioni porta in HostMilano una performance artistico-progettuale senza nessun secondo fine commerciale.
Con la sua sceneggiatura, un artista come Rampello ha trovato la scusa per raccontare una storia, riempiendo uno spazio vuoto che d’improvviso è diventato una performance che travalica l'idea stessa di ospitalità per diventare una vera e propria opera d’arte”, sottolinea l’architetto Dante O. Benini.Informazioni e aggiornamenti su HostMilano su www.host.fieramilano.it, @HostMilano, #Host2017, canali social Facebook, Twitter e Instagram
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