Expo, Napolitano: "L'Italia saprà mostrare il meglio di sé". Sala: "E' l'Esposizione della fiducia"

Il Capo dello Stato ha ricevuto i vertici di Expo 2015 e una rappresentanza di volontari. Il Presidente: "Impresa di grande portata, con notevoli difficoltà ma grandi prospettive di successo. Credo che questa edizione dell'Esposizione sarà speciale"

Expo, Napolitano: "L'Italia saprà mostrare il meglio di sé". Sala: "E' l'Esposizione della fiducia"

"Governanti e istituzioni, prima e dopo il 2008, sull'Expo la faccia ce l'abbiamo messa tutti e dobbiamo farcela tutti". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sprona ad andare avanti, a mettercela tutta, a credere nel successo dell'Esposizione Universale che si terrà a Milano dal primo maggio al 31 ottobre 2015.

E lo fa incontrando al Quirinale il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina con una rappresentanza di giovani volontari dell'Expo, presenti anche l’ad e commissario unico per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, il presidente del "Laboratorio Expo", Salvatore Veca, il rappresentante dei commissari generali di Expo Milano 2015 Albina Assis Africano, il rappresentante dei volontari Viola Zhang, il rappresentante degli studenti, Leonardo Guidoni oltre al il vice presidente della Camera Marina Sereni, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

Napolitano ha ricordato come, dopo la candidatura di Milano a ospitare l’Esposizione Universale, abbia sempre sostenuto il capoluogo lombardo nei numerosi incontri avuti in questi anni con capi di Stato e ambasciatori di molte nazioni e ha sottolineato che “la legalità, il controllo dei costi e il rispetto dei tempi sono temi molto impegnativi: sul primo abbiamo già saputo dare prova di saper trovare rimedi, risposte e garanzie”. Aggiungendo: "Nonostante la rappresentazione che si dà dell'Italia di un Paese perennemente conflittuale e irrimediabilmente diviso, diamo prova, nei grandi momenti e sulle grandi scelte, di avere una visione comune e di saper esprimere l'interesse generale”. Quella di Expo 2015 è "un'impresa di grande portata, con notevoli difficoltà ma grandi prospettive di successo”, ha detto tra l’altro il Presidente della Repubblica -. Credo che questa edizione dell'Esposizione sarà speciale perché certamente l'Italia saprà mostrare il meglio di sé, la sua grande creatività, ma soprattutto sarà soggetto proponente di tematiche e soluzioni a livello mondiale, saprà costruire ipotesi di sviluppo mondiale, dal momento che il tema dell'alimentazione è tra le sfide del millennio".

"Noi siamo dell'idea che questa possa e debba essere l'Expo della fiducia - ha affermato Giuseppe Sala - fiducia di farcela bene e nei tempi, fiducia nella nostra capacità di accogliere il mondo, fiducia nella capacità del nostro splendido Paese di essere segno di un futuro migliore". “I primi testimoni di questa fiducia verso Expo - ha proseguito Sala - sono i Paesi di tutto il mondo che stanno aderendo a questa edizione come mai prima: sono infatti più di 50, ed è un record, che hanno deciso di investire nella concezione e nella costruzione di un proprio Padiglione. A questi si aggiungono una novantina di Paesi che porteranno all'Expo non certamente una partecipazione minore ma la loro cultura espressa tramite le loro principali qualità agricole".

"Ma l'Expo di Milano - ha spiegato Sala - non si potrebbe realizzare senza la fiducia e il sostegno che hanno dato al nostro progetto molte grandi aziende, punta avanzata di una partecipazione ancora più ampia del settore privato che qualifica Expo 2015 come un felice esempio di collaborazione tra pubblico e privato. E’ stata una lunga corsa irta di difficoltà per coniugare legalità, controllo dei costi e rispetto dei tempi ma il primo motore di fiducia è lei, signor Presidente, che non ha mai fatto mancare all'Expo il senso del suo appoggio".

"Abbiamo registrato una grande voglia di partecipazione, sono più di 6 milioni e mezzo i tagliandi venduti in tutto il mondo: dalla Cina un milione di prenotazioni” ha sottolineato ancora Giuseppe Sala che ha spiegato anche il ruolo del lavoro e dell’impegno di tanti: "Registriamo una voglia crescente di questa Expo 2015, lo vediamo nelle candidature per le posizioni di lavoro che offriremo per il semestre e per far parte del mondo del volontariato. Nell'insieme sono, al momento, 100mila. Ma uno speciale ringraziamento va ai volontari che, a migliaia, saranno la spina dorsale dell'accoglienza dei visitatori, veri e propri testimonial della nostra concreta accoglienza". Le domande sono moltissime rispetto ai posti offerti con contratti a tempo determinato che saranno un migliaio, e dunque saranno reclutati ancora circa 800 lavoratori, in base all'accordo raggiunto con i sindacati. In tutto i volontari selezionati saranno 10 mila.

L'Expo di Milano "deve essere motore di riforma nazionale, occasione per ripartire e progettare il futuro", e' l'augurio del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. "In questi mesi - ha continuato - sarà cruciale costruire, tenacemente, il rapporto tra evento e Paese, cercando di diffondere, coltivare e far crescere sentimenti di orgoglio e speranza che rappresentano gli obiettivi a cui tendere. E' il potere dolce del nostro Paese che dobbiamo portare all'esposizione". "Un potere dolce - ha sottolineato Martina - che si incardina su tre leve che rappresentano bene l'Italia, ciò che connette la sua storia alla contemporaneità, ciò che ne definisce l'immagine e la reputazione: una potenza della bellezza incardinata sul fattore del paesaggio, una potenza del limite come esperienza di soggetti che nei territori stanno già interpretando concetti come la sostenibilità, una potenza del saper fare come portatore di una storia profonda di legami forti tra comunità e impresa, comunità e innovazione alle radici del made in Italy. Questa è l'anima che dobbiamo portare all'evento. La nostra ambizione è di interpretare e proporre una via originale all'economia verde e nuova come prospettiva forte del nostro futuro.

Con la Carta di Milano segneremo il confronto internazionale su temi decisivi. I nostri valori possono definire, tanto più oggi, una via italiana che può conquistarsi uno spazio importante nel mondo".

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