Fa bella mostra di se in Piazza Castello, ma il 18 sparirà. Peccato, idea brillante l'albero della luce

I milanesi hanno mostrato di apprezzare. Quello strano «Albero di luce» si materializzò sotto i loro occhi in Piazza Castello ha fatto breccia nei loro cuori. All'inizio qualche mugugno, poi i prrimi apprezzamenti, infine la passione. Un entusiasmo più che meritato per un'opera - omaggio ai 100 anni del Futurismo - che illumina l'anima, ancor prima degli occhi. Un'installazione cinetica che sembra una giostra in tecnicolor, come quelle che da bambini ci facevano sognare al luna park. L'Albero di luce - progettato dall'artista Antonio Barrese e prodotto da Arteventi - è alto 33 metri, come un palazzo di nove piani, e ha otto rami girevoli. Cambia colore e frequenza creando l'illusione di un cono in continuo movimento, grazie a led a luce stroboscopica con frequenza variabile da 30 a 120 hetz al secondo: il lampeggiamento non è percepibile, la luce risulta continua facendo distinguere solo le tracce luminose sovrapposte. Il risultato è un albero psichedelico che offre, servendosi della luce, uno spettacolo sempre nuovo.

L'installazione sarà smontata il 18 febbraio per partire alla volta di altre capitali europee. Un viaggio che si concluderà nel 2015, quando l'Albero di luce tornerà a Milano per l'Expo. Un ritorno sicuramente gradito.

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