Facebook rivede la privacy: basta tag selvaggio Proprio le foto hanno incastrato un camorrista

Il popolare social network cambia ancora. Ora è più semplice decidere con chi condividere contenuti e i tag dovranno essere approvati prima di comparire sul proprio profilo. Le nuove regole avrebbero salvato un superlatitante inchiodato dalle foto pubblicate dalla fidanzata?

Facebook rivede la privacy: basta tag selvaggio 
Proprio le foto hanno incastrato un camorrista

Palo Alto - Buone notizie per gli utenti di Facebook. Fino ad ora l'alternativa al tag selvaggio dei propri amici era quella di impedire a tutti (attraverso le complicate impostazioni della privacy) di associare una foto, magari "imbarazzante", al proprio nome. Una funzione che crea problemi in ufficio, a scuola, o persino nella ricerca del lavoro, quando non porta all'arresto, come è successo a un superlatitante inchiodato proprio grazie a foto pubblicate su Facebook. Oggi una nuova rivoluzione del popolare social network non lo permetterà più.

La privacy Sul blog del portale, infatti, sono stati annunciati diversi cambiamenti che riguardano la privacy e la condivisione di contenuti. Il cambiamento piu importante è sicuramente quello che riguarda i controlli, ora più immediati sui post e su chi li può vedere. Prima infatti bisognava accedere al menù impostazioni e districarsi tra le molte opzioni previste. Ecco quindi che sul profilo appaiono nuovi strumenti che permettono di decidere volta per volta cosa condividere e con chi.

Basta col tag selvaggio Ma l'innovazione che piacerà di più agli utenti sarà sicuramente quella che riguarda il tagging delle foto e dei commenti. Ora quando qualcuno ci "citerà" potremo approvare il tag prima che il contenuto sia visibile sul nostro profilo. Anche questa era una funzione già presente sul social network, ma molto nascosta e soprattutto più generalizzata. Non si poteva infatti decidere chi poteva taggare e chi no. 

Paura della concorrenza? I cambiamenti inizieranno ad essere applicati nei prossimi giorni e sono stati introdotti a partire da feedback e richieste da parte degli utenti.

Sorprende però che il cambiamento principale, quello che riguarda la condivisione dei post, sia simile ad una funzione presente su Google Plus fin dalla sua nascita. Che Zuckerberg inizi a temere il social network creato dall'azienda di Mountain View che in un solo mese ha raggiunto i 25 milioni di utenti?

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