Il mieloma multiplo è un tumore maligno che colpisce alcune cellule del sistema immunitario. Si caratterizza per la proliferazione e per l'accumulo nel midollo osseo di un clone plasmacellulare anomalo. Maggiormente diffusa fra gli individui con più di 50 anni, la malattia comporta dolore, fratture e distruzione ossea. Gli scienziati del Mount Sinai e del Memorial Sloan Kettering Cancer Center (MSK) hanno scoperto nuove terapie in grado di aiutare tutti quei pazienti affetti da mieloma multiplo che, in cura con la cosiddetta immunoterapia CAR-T, scoprono di avere una recidiva.
Lo studio è stato pubblicato su Blood. L'immunoterapia CAR-T, abbreviazione di terapia con cellule T del recettore dell'antigene chimerico, modifica in laboratorio le cellule immunitarie T in modo che queste possano trovare e distruggere le cellule neoplastiche. Si tratta di una cura rivoluzionaria ma alcuni individui recidivano al termine della stessa. I ricercatori hanno analizzato un ampio gruppo di soggetti (79 per la precisione) affetti da mieloma multiplo recidivante in seguito a CAR-T diretta da BCMA.
Questa opzione di trattamento ha come bersaglio la proteina BCMA presente sulle plasmacellule cancerose. Il team è giunto alla conclusione che altre terapie che coinvolgono le cellule T, inclusi gli anticorpi bispecifici e altre tipologie di CAR-T, sembrano contrastare in maniera efficace la patologia recidivante per un periodo di tempo più lungo. Attualmente la sopravvivenza globale mediana è di circa 18 mesi.
Mieloma multiplo, nuove prospettive di trattamento
Dall'indagine è emerso che nei pazienti con recidive sono risultati efficaci anche i trapianti di cellule staminali. Le prospettive sono incoraggianti. Uno degli autori, il dottor Samir Parekh, ha affermato: «I risultati di questa ricerca serviranno come punti di riferimento per futuri studi clinici prospettici che intendono migliorare le condizioni dei malati con recidive in seguito a trattamento CAR-T. Siamo incoraggiati dal fatto che l'uso successivo di altre nuove terapie immunitarie come una seconda cura CAR-T o un anticorpo bispecifico ha indotto risposte positive durature».
Non si conosce la causa del mieloma multiplo, ma si ritiene che nella sua insorgenza giochino un ruolo fondamentale alcuni fattori di rischio, quali agenti virali, predisposizione genetica, stimolazioni antigeniche, esposizione a sostanze chimiche e a radiazioni ionizzanti.
Nella maggior parte dei casi il sintomo più frequente è il dolore osseo localizzato soprattutto a livello di cranio, colonna vertebrale, costole, bacino e femore. Altre manifestazioni includono: insufficienza renale, ipercalcemia, anemia, fratture, infezioni frequenti, alterazioni dell'emostasi, disturbi neurologici e sindrome da iperviscosità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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