I punti chiave
Le cronache più recenti ci hanno consegnato una catena di eventi mortali dovuti all'intossicazione da monossido di carbonio (CO): prima la morte di una donna a Udine, quattro giorni dopo è morto un turista a Palermo e nella giornata del 30 dicembre c'è stata l'ennesima vittima questa volta a Trieste all'interno di un appartamento.
Di cosa si tratta
Quando si parla di monossido di carbonio ci si riferisce a un gas incolore e inodore (altamente pericoloso per questo motivo) che viene prodotto dalla combustione di motori a benzina, fornelli, stufe ma anche da lampade a gas o dagli elementi che bruciano legno o carbone. I rischi per la propria salute avvengono soprattutto nelle aree totalmente chiuse quando persone o animali possono anche perdere la vita a causa del conseguente avvelenamento.
Quali sono i sintomi
Il nostro Istituto Superiore di Sanità (Iss) spiega che l'esposizione al monossido di carbonio può provocare la perdita di coscienza e nei casi più gravi portare alla morte. Quando si è avvelenati dal monossido i sintomi più frequenti vanno da mal di testa e vertigini a una generale debolezza, nausea, vomito, dolori al petto e stato confusionale. "Persone addormentate o in stato di ubriachezza possono morire prima di avere i sintomi. Chiunque sospetti un avvelenamento da CO deve rivolgersi immediatamente a un pronto soccorso".
Perché accade
Avvelenamenti da monossido di carbonio avvengono soprattutto "quando si accendono i riscaldamenti", spiega all'AdnKronos Salute il professor Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni e tossicologico Maugeri di Pavia. Questo pericolo può colpire più frequentemente le aree dove fa più freddo e si trovano maggiori riscaldamenti ma anche in tutte quelle abitazioni "singole, indipendenti, con impianti non centralizzati che si usano poco; capita dove si usano bracieri o stufe vecchie e ferme da tempo. È un problema ubiquitario e nei periodi di vacanze natalizie non è infrequente", sottolinea l'esperto.
Come difendersi
Per prima cosa, bisogna dire che c'è uno strumento utilissimo che salva la vita, ossia un rilevatore di monossido di carbonio che costa poco ed è acquistabile facilmente anche online. Grazie a questo dispositivo scatta l'allarme in caso di fuga di CO dando il tempo utile per mettersi in salvo. Per evitare i rischi, sarebbe bene che impianti e caldaie siano installate all'esterno delle abituazioni così da correre meno rischi. "Un'altra importante forma di prevenzione è di non chiudere mai le aperture che ci devono essere in prossimità di cucine con fornelli a gas, e a maggior ragione dove c'è una stufa, un camino o una caldaia dentro casa. Sono aperture per far entrare ossigeno e far sì che non si formi monossido di carbonio", conclude l'esperto.
Altre accortezze consigliare dall'Iss riguardano i divieti di accensione di auto e veicoli a motore nei pressi di finestre e vicino a luoghi chiusi così da evitare l'accumulo di CO ed evitare di lasciare
qualsiasi veicolo acceso dentro un parcheggio chiuso o semichiuso come nel caso di un garage. E poi, "non usare mai griglie a carbone, barbecue, lanterne o fornelli da campeggio dentro casa, in tenda o in camper".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.