Non è Covid e neanche influenza il focolaio di Norovirus che ha colpito 170 tra bambini e insegnanti di una scuola primaria di Castenaso, in provincia di Bologna: l'Ausl del Comune ha prontamente segnalato il caso e tiene in osservazioni altri potenziali contagiati anche se non dovrebbero esserci altri focolai che hanno coinvolto un numero così elevato di persone.
Quali sono i sintomi
Niente paura: solitamente non è necessario ricorrere alle cure ospedaliere ma è bene conoscere la sintomatologia. Al Corriere di Bologna, il direttore dell'Ausl, Paolo Pandolfi, ha spiegato che si tratta di una forma molto simile di gastroenterite "ma la caratteristica fondamentale è che si presenta soprattutto con il vomito". In casi meno frequenti si sono osservati anche febbre, mal di testa e diarrea: l'infezione dura circa un paio di giorni e riesce a contagiare anche l'80% di coloro i quali sono stati esposti. "Nei 163 casi di bambini e 5 adulti di Castenaso non abbiamo avuto alcun ricovero", ha spiegato Pandolfi per rassicurare la popolazione.
I consigli degli esperti
A causa dell'alta contagiosità, quindi, il consiglio è di rimanere a casa "e quando sono terminati i sintomi si può tornare a scuola e al lavoro ma per qualche giorno è bene stare più attenti". Inoltre, per evitare che possa diffondersi, le raccomandazioni del direttore sono quelle già adottate per il Covid-19, ossia l'igiene personale e la distanza di sicurezza quando si hanno rapporti con gli altri. Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all'Ospedale San Martino di Genova. "Contro il Norovirus purtroppo si può fare poco e "il patogeno"è molto contagioso, causando una sindrome gastrointestinale", ha spiegato all'AdnKronos. "Oggi c'è un grande occhio sulle malattie infettive, che non c'era prima quando ne parlavano pochi specialisti, mentre dopo il Covid tutti hanno le antenne dritte e diventa subito una notizia".
Le rassicurazioni del sindaco
Sull'accadduto è stato interpellato anche il sindaco di Castenaso, Carlo Gubellini, che a Repubblica ha rassicurato la popolazione cittadina sulla trasmissione del virus che non avviene tramite "una contaminazione dell'acqua o degli alimenti" ma tramite essere umani come abbiamo spiegato prima. Per sicurezza, l'Ausl ha dovuto inviare una lettera ai genitori chiedendo di lasciare in casa i propri figli fino alla completa scomparsa dei sintomi.
"Questi focolai ci sono stati anche in altre scuole della provincia, il punto è che la scuola fa da cassa di risonanza perché i bambini hanno anche dei momenti di incontro tra le diversi classi, fanno attività in comune e così si espande il contagio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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