Dodici rapine in dieci anni, due in una settimana. Paolo Giovanni Vintani, farmacista a Barlassina, non ne può più. Il dottore proprio giovedì mattina nel suo ruolo di segretario provinciale del sindacato farmacisti, assieme alla presidente nazionale Anna Rosa Racca, era a colloquio con Vincenzo Indolfi, il questore, per fare il punto della situazione. E intanto, ironia della sorte, nel suo negozio entrava un bandito. Per lennesima volta.
Ore 11.40, momenti di paura. Il balordo stringe in pugno un lungo coltello da cucina, lo punta al torace della dipendente e le intima di consegnare lincasso. La vittima terrorizzata dalle minacce dal malvivente, col volto parzialmente coperto da un cappellino, consegna lincasso: circa tremila euro. Vintani viene avvertito telefonicamente.
«Siamo in trincea, io ho subito due razzie in cinque giorni e posso persino ritenermi, diciamo esagerando fortunato». E ancora: «Un mio collega con la farmacia vicino alla mia ha visto i rapinatori due volte in un solo giorno. E pensare che tutti i nostri esercizi, sono dotati di servizi di sicurezza...». Scusi, ma al questore cosa siete andati a chiedere? «Vogliamo più protezione perché fra di noi ci sono stati anche casi finiti tragicamente. Un farmacista, dopo aver subito un incredibile numero di rapine si è tolto la vita dalla disperazione. Un altro ha venduto.
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