Mentre il mondo politico e la società civile attendevano questa mattina la decisione della Cassazione sul referendum sul nucleare, c'era qualcuno che forse già sapeva come sarebbe andata a finire. Almeno così sembra a giudicare dalla prima pagina di oggi del Fatto quotidiano. Una prima pagina che titola così: "Affondiamolo con i referendum", riferito chiaramente a Berlusconi, con un sottotitolo che sa di sentenza definitiva. "B. se ne frega della catastrofica sconfitta. Ma il 12-13 giugno si vota contro il nucleare, per l'acqua pubblica e la legge uguale per tutti. Quorum altissimo ma ce la si può fare".
Ora che gli ultimi due temi fossero in agenda si sapeva, ma si sapeva anche che senza il referendum sul nucleare ben difficilmente si sarebbe raggiunto il quorum. Ecco perché la titolazione del Fatto senza nemmeno palesare la possibilità che la Cassazione respingesse il referendum sul nucleare appare quantomeno singolare. Ma come faceva la redazione giornalistica del quotidiano di Padellaro e Travaglio a dare per certo che si sarebbe votato anche contro il nucleare?
Delle due l'una: o il Fatto ha puntato tutto sulla Cassazione, giocando un rischioso all in, che avrebbe potuto portare a una gaffe clamorosa, oppure la vicinanza con gli ambienti giudiziari ha giocato a favore di Travaglio &Co. Chissà se i colleghi del Fatto ci diranno come è andata davvero.
Certo è che solo in un trafiletto nascosto a pagina due ricordano al lettore dell'imminente verdetto della Cassazione, come se si trattasse di un dettaglio trascurabile. Invece era una notizia che tutti attendevano ansiamente. Strana coincidenza. Come sono ispirati e preveggenti i giornalisti di Travaglio e Padellaro...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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