Roma - Il governo porta avanti il federalismo il governo. Mentre il Consiglio dei ministri fa sapere che sarà posta la fiducia alla Camera, il ministro per le Riforme Umberto Bossi si assicura la "sponda" del capo dello stato Giorgio Napolitano. "Siamo assolutamente tranquilli di avere una maggioranza che ci consente di governare", assicura il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tornano così al centro del piano del governo le riforme per rilanciare l'economia del Paese.
Tempi stretti per il federalismo Berlusconi è certo: ci sono i numeri per portare a casa il federalismo. E il Senatùr dà pure un'idea di massima: entro marzo sarà approvato. "Abbiamo ben calcolato i tempi, passerà - spiega il leader del Carroccio - ormai è entrato nella testa di questo Paese". Il senatùr conta sull'appoggio di Napolitano. E' certo, infatti, che il presidente della Repubblica gli "farà da sponda". Ma il Senatùr sa che se ci fossero problemi di maggioranza la colpa va attribuita soltanto al leader del Fli, Gianfranco Fini. Bossi lo accusa apertamente: "Sono del parere che tutti possono migliorare. Fini ci ha detto che il federalismo sarebbe passato, che lo avrebbe votato. Alla fine non l’ha mantenuta...". Il timore maggiore, infatti, è che il presidente della Camera metta "qualche bastone nelle ruote nel riequilibrio delle commissioni parlamentari". Ad ogni modo, avverte il leader leghista, "se passa il federalismo in Parlamento e se Berlusconi ha in numeri si può ragionare, ma se non passa il federalismo è meglio andare al voto". Il Senatur infatti sembra bocciare anche l’ipotesi di governi tecnici o maggioranze alternative pur di arrivare alla approvazione della riforma federale: "Prima deve passare il federalismo".
Il Pd: "Si perde un'occasione" Il Partito democratico fa già sapere che si porrà di traverso alla riforma voluta dal governo Berlusconi. "Si perde un’occasione storica, perchè quello che può venire fuori da una forzatura di questo genere porterà ad esiti irrilevanti e ingestibili", spiega il leader piddì Pierluigi Bersani spiegando che "ci sono solo due forze con profonde radici autonomistiche: il Pd e la Lega".
"Oggi si sono create delle condizioni per cui il federalismo è strategico alla sopravvivenza di Berlusconi e serve alla Lega per sbandierare una bandiera a prescindere dai contenuti - ragiona il segretario dei democratici - fermatevi, non rovinate la possibilità di avere un federalismo vero". "Se si fa una forzatura - conclude Bersani - questa serve solo perchè si deve salvare la pelle di uno e permettere all’altro di sbandierare una banderuola".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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