Milano - Fede è stanca. Lo dice lei, perché a vederla stretta in una giacchettina super-fashion sembra in forma smagliante. Bella, tonica, abbronzata, serena. Le due gare all'Harbour club di Milano (la prima sui 100 metri è andata in scena ieri sera) per l'Aspria Swimming Cup non mettono di certo pressione a chi è abituata a sfide olimpiche e affini.
«Non aspettatevi però grosse prestazioni - mette le mani avanti la Pellegrini - . Negli allenamenti sto caricando molto in vista dei Mondiali di Shanghai (in programma dal 16 al 31 luglio ndr) e mi sento parecchio stanca. Per questo le mie sensazioni non sono così positive». La solita Fede, fin troppo superstiziosa.
Di certo l'appuntamento in Cina è il clou della stagione. A quante gare parteciperà? «Farò i 200, i 400 e la staffetta. Gli 800? Non voglio abbandonarli, ma forse li rimanderò alle Olimpiadi di Londra. Mentre sui 100 punto più alla preparazione in vista dei 200 che alla vittoria». Il progetto Pellegrini superstar dello stile libero in quasi tutte le distanze va avanti, come voleva il compianto Castagnetti. A 23 anni (li compirà il prossimo 5 agosto) si può fare di tutto. Tranne il capitano della Nazionale. «Giusto che a Shanghai sia Pippo (Magnini ndr) - riconosce con modestia Fede - . La tradizione vuole che sia sempre il più esperto del gruppo e ci mancherebbe che io non la rispetti».
A proposito di gruppo, per una volta la Pellegrini non si sente un corpo estraneo nella spedizione azzurra. «Non è un mistero, non ho mai legato con le altre donne della Nazionale. Ma al collegiale di Tenerife dell'anno scorso qualcosa è cambiato. Ora mi sento parte integrante del gruppo».
Torniamo al Mondiale. Il livello delle avversarie è cresciuto e Federica è consapevole di dover dare il meglio per confermare le due medaglie d'oro conquistate a Roma. «Ci sono tante contendenti pericolose. Ma io ho ritrovato la mia tranquillità e la preparazione sta procedendo bene. Anche il viaggio è stato organizzato al dettaglio dalla Federazione: andremo a Canton tre settimane prima dell'inizio del Mondiale, così potrò abituarmi al fuso in vista della mia prima gara, che è proprio all'apertura dell'evento di Shanghai. Abbiamo curato anche l'alimentazione: ci porteremo in Cina sacconi di pasta, riso, tonno, olio e aceto. Giusto per non correre rischi».
A proposito di organizzazione, la Pellegrini sarà seguita, oltre che dal suo allenatore Philippe Lucas («un grandissimo professionista, ho la massima fiducia in lui»), da un vero e proprio staff a sua completa disposizione. Con tanto di media manager e psicologo. «Dopo gli Europei di Budapest del 2010 la Federazione ha accontentato le mie richieste. Ora ho un bel gruppo di lavoro, con cui sto facendo grandi progressi ». Migliorare i record del passato sarà però una mission impossible. «Non è scaramanzia stavolta: la verità è che senza il costumone è difficile battere certi tempi».
I Mondiali saranno anche l'occasione per verificare se Michael Phelps è ancora il re indiscusso del nuoto. La campionessa veneta non ha dubbi. «Lui è un grande, una piccola crisi si può capire dopo tutti i trionfi accumulati in passato. Mi aspetto però che torni a vincere tanto e subito». A proposito di ritorni, alle Olimpiadi di Londra spera di esserci Laure Manaudou (l'ex fidanzata dell'attuale compagno di Federica, Luca Marin), ferma da quasi due anni. «So che voi giornalisti morite dalla voglia di ricreare il vecchio dualismo tra me e lei - scherza la Pellegrini - . Vedremo in acqua cosa accadrà.
Mi dicono voglia gareggiare nel dorso e credo che con le sue qualità possa fare bene, soprattutto se ritrova il piacere di nuotare e le motivazioni giuste». Che diplomazia. Ah no, ecco la stoccatina finale. «Io comunque non l'ho mai considerata una velocista nello stile libero». Povera Laure, Fede non te ne fa passare una.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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