Così si fa: bello e improvvisato. Laltro giorno Maurizio Costanzo ha seguito un servizio di RaiSport del bravo Saverio Montingelli su di una poverissima comunità sudafricana. E poi ne ha parlato durante la puntata di Notti Mondiali. «Si vedevano ragazzini con occhi tristissimi, il loro sogno era quello di avere qualche indumento da calciatore, una tuta, una maglietta. Io mi sono detto: ma scusate, non possiamo trovargliele noi e poi mandargliele?». Dopo qualche minuto, il direttore del Giornale Vittorio Feltri gli ha inviato un sms di appoggio alliniziativa: bello, partecipo anchio.
Costanzo lo ha letto in diretta, era passata da poco la mezzanotte, e da quel momento è partito tutto. Zbigniew Boniek, uno degli ospiti in studio, ha subito promesso di interessarsi. «Il giorno dopo mi ha chiamato e mi ha messo in contatto con la Robe di Kappa, marchio torinese leader nellabbigliamento sportivo, che si è detta disponibile a inviare subito quanto avevamo chiesto». Ci sono stati altri contatti con gli inviati Rai in Sudafrica, uno scambio di telefonate anche con Jacopo Volpi, e ora sembra fatta. «Entro due o tre giorni i ragazzini sudafricani potranno coronare il loro sogno: vestirsi come i calciatori che in queste settimane hanno visto ai Mondiali». E allora Costanzo aggiunge: «Ho mandato un sms a Feltri per dirgli che la sua generosità così immediata e sincera a questo punto per fortuna non serve più».
Daltronde per Maurizio Costanzo queste idee mica sono una novità. Le ha già squadernate altre volte, quasi a dimostrare che, per rendersi utili, spesso non ci vogliono gigantesche macchine organizzative ma basta solo la vecchia e sana buona volontà. E con buona volontà, lui che è un navigato signore della tv, si è avvicinato anche alla formula (criticata) di Notti Mondiali su Raiuno condotto insieme con Paola Ferrari e di fianco a Giampiero Galeazzi, con cui forma la «strana coppia».
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