Miracoli della carta stampata. O della paura che effettivamente anche lì, come a Sestri Ponente, potesse accadere qualcosa di brutto. C'è voluto l'articolo pubblicato da il Giornale venerdì scorso per ridestare l'attenzione del Comune di Genova sulla frana che da un anno incombe sul rio Fereggiano, tra Marassi e Quezzi. E ieri mattina, come per magia, il gigantesco masso, che ostruiva il torrente dal nubifragio del 4 ottobre, è stato rimosso. Nonostante il weekend, insomma, una squadra di operai è riuscita a far sparire solo in un paio d'ore il segno più evidente di tante vecchie promesse non mantenute. Come denunciato su queste pagine fin dal febbraio scorso, il dissesto idrogeologico del costone che sovrasta uno dei maggiori affluenti del Bisagno, proprio poco prima della copertura stradale, non è infatti una novità, e sia Palazzo Tursi che il governatore Burlando, originario della zona, ne sono a conoscenza da tempo. Dal primo smottamento, però, il Comune si è limitato a studiare in via teorica un intervento dal costo stimato di un milione di euro, e nulla di concreto, oltre a un po' di pulizia del verde, è stato fatto. Fino a ieri quando si è finalmente corsi ai ripari per scongiurare una tragedia alle prossime pesanti piogge. Tutto risolto dunque? Macché. Aldilà di questi lavori urgenti, di porre davvero mano al problema non se ne parla.
Il progetto di messa in sicurezza esiste solo sulla carta e se a inizio 2010 i tecnici azzardavano date («dovremmo iniziare tra un mese»), ora nessuno osa più fare previsioni. Sotto una folta vegetazione, purtroppo, però, i massi in bilico sono ancora molti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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