Bocche cucite in casa Samp dopo il botta e risposta tra Riccardo Garrone e la tifoseria blucerchiata. Le parole pronunciate dal patron nei giorni scorsi («Senza di noi la Samp forse sarebbe tra i dilettanti. Non so come si possa arrivare a fare critiche spietate e considerazioni su persone che sono vicine a noi da sempre. Si può criticare un allenatore, un ds, la squadra. Ma quando si arriva a colpire così, la voglia passa veramente. A forze di tirare, la corda si spezza») non sono state certo gradite dai tifosi che gli hanno risposto per le rime. L'immagine di una corda che si sta spezzando è apparsa due giorni fa sulla home-page del sito internet dei Fedelissimi 1961. Forse per non alimentare ulteriori polemiche con la tifoseria, ieri Riccardo Garrone ha disertato la giornata conclusiva del Torneo Ravano, nonostante la sua presenza fosse stata annunciata dal sito della società. Edoardo Garrone e Pasquale Sensibile invece cerano, ma hanno preferito non rilasciare dichiarazioni ai cronisti. I loro volti comunque tradivano una certa tensione. Il vice-presidente vicario è arrivato al «105 Stadium» intorno alle 17.30 insieme al direttore sportivo. Con loro una delegazione della squadra formata da Obiang, Romero, Foggia, Pozzi, Eder, Gastaldello. Mimetizzati tra il pubblico anche due agenti della Digos, la cui presenza alla fine si è rivelata inutile visto che non cè stato nessun accenno di contestazione da parte del pubblico. Edoardo Garrone è entrato in campo per premiare i vincitori della finale maschile (la scuola Don Bosco che ha battuto 4-3 Santullo C) insieme a Francesca e Ludovica Mantovani. L'unico a presentarsi davanti ai taccuini è stato Pasquale Foggia: «Ce la metterò tutta per esserci contro l'Albinoleffe. Al 99% dovrei farcela. Comunque cè ancora la rifinitura - ha detto il trequartista - Viste le difficoltà che abbiamo incontrato finora in casa, la partita di sabato è fondamentale. La promozione? Abbiamo l'obbligo morale di provarci. Ora non siamo nelle condizioni di fare calcoli. Dobbiamo guardare avanti e basta. Con Juan Antonio non cè nessuna competizione. Il nostro è un gruppo unito dove non esistono dualismi. O gioca l'uno, o gioca l'altro. Il gruppo è stato unito sia a luglio, sia adesso dopo il mercato di riparazione. Nessuno ha remato contro. L'addio di Palombo? Angelo ha scritto pagine importanti nella storia blucerchiata. Mi dispiace. La sua è stata una perdita importante».
Buone notizie intanto dall'infermeria.
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