Festa della mamma Rincari sulle rose

Domani è la festa della mamma. Una ricorrenza dalle origini moderne, stabilita dal presidente statunitense Wilson nel 1914, ma forse da ricollegare al mondo antico, quando i romani all’arrivo della primavera celebravano le Floralie, con un’intera settimana dedicate alle rose e alle donne. La festa fu acquisita anche dal cristianesimo, che cominciò a celebrare la «Madre della Chiesa», come forza spirituale della vita e protezione dal male.
E i romani dei nostri giorni, come si stanno preparando a rendere omaggio a quella che è forse la figura più importante nella vita di ogni uomo? Per Carlo Pilieri, presidente dell’Adoc (Associazione per la difesa dei consumatori) è inevitabilmente che l’appuntamento quest’anno risenta degli effetti della crisi. I fiori continuano a essere il regalo più gettonato e secondo i dati Ismea Ac Nielsen sono oltre 3,5 milioni gli italiani pronti ad acquistarli per l’occasione. «Nonostante i consistenti rincari, l’85 per cento dei figli opterà per questo dono - spiega l’Adoc - per un volume d’affari complessivo di circa 40 milioni di euro, registrando però il 4 per cento in meno rispetto al 2008».
Quest’anno infatti ai romani regalare una composizione fiorita costerà in media 25 euro, il 12,5 per cento in più rispetto allo scorso anno (20 euro). Tra i fiori prevale come sempre la richiesta delle rose rosse il cui prezzo è raddoppiato al produttore, triplicando il fatturato dei fioristi. Molte rose arrivano dal Terzo Mondo a prezzi bassissimi.
Per incentivare la vendita sono messe in campo particolari tecniche attrattive quali la cattura dell’attenzione del potenziale acquirente, colpendo il suo occhio per poi solleticarne l’olfatto. I fioristi più attenti alla qualità e agli umori degli acquirenti cercano i fiori profumati e sanno come valorizzarli. La rosa profumata ha saputo conservarsi, rivolgendosi a una clientela disposta a spendere poco di più per un prodotto capace di distinguersi. Una nicchia che però si sta allargando sempre più. Comunque, molti romani hanno da tempo imparato a fare i loro acquisti nei chioschi dei fiorai presenti un po’ in tutti i mercati rionali, dove riescono a risparmiare qualche euro. Poi, visto che le mamme sono donne pratiche e non amano gli sprechi, sarebbero felici di ricevere anche piante fiorite, che - adeguatamente curate - non si buttano via dopo qualche giorno come i fiori recisi.
Nella classifica dei «pensierini» seguono i cioccolatini, scelti dal 51 per cento. Anche qui si registra un rincaro, pari al 10 per cento: per una confezione occorrono 11 euro contro i 10 euro dello scorso anno. Altri regali che andranno per la maggiore saranno i prodotti per il benessere (23 per cento), i capi di abbigliamento (16 per cento), libri o biglietti per serate a teatro (13 per cento), gioielli (11 per cento), profumi (11 per cento) e non ultimi i prodotti tecnologici (7 per cento). La moda impone sempre maggior attenzione per l’aspetto fisico. Non è un caso, infatti, che molti ragazzi abbiano regalato alle loro mamme un pacchetto di bellezza presso un centro estetico, un week-end da passare in un centro o albergo benessere o addirittura un blocchetto che consente un determinato numero di ingressi in una palestra o un circolo sportivo.


Dall’indagine Adoc, inoltre, si evince che nella fascia di spesa dei consumatori circa il 45 per cento dei figli non spenderà più di 50 euro per i regali, il 28 tra i 50 e i 100 euro, il 22 dai 100 ai 200 euro, mentre solo il 5 per cento si potrà permettere di spendere oltre 200 euro.

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