Si apre oggi il Festivaletteratura di Mantova, al quale va il merito di intercettare, anche questanno, lo Zeitgeist in corso con tanto di anticipazioni e novità. Come in passato, ad una nutrita rappresentanza di nomi altisonanti dellestablishment letterario internazionale e nostrano, si affiancano quelli di giovani affermati o di belle speranze sui quali puntare; e di coloro - intellettuali o scrittori di talento - ai quali non sempre è data la giusta visibilità. Ecco allora un piccolo decalogo che sintetizza i temi principali, ma anche gli umori, le aspettative e le tendenze cultural-letterarie che la bella rassegna mantovana presenta a un pubblico di lettori sempre più numerosi e affezionati.
Pronto soccorso grammaticale. Simpatica lidea di istituire uno sportello di pronto soccorso grammaticale in unItalia in cui gli italiani non sempre dimostrano di padroneggiare litaliano. Ai più svariati quesiti lessicali risponderanno autorevoli personaggi, tra i quali Francesco Sabatini, presidente dellAccademia della Crusca, Luca Serianni, Giuseppe Antonelli, Giulio Lepschy. E a proposito di come parlare, leggere e scrivere, non poteva mancare lintervento illuminante di Beppe Severgnini.
Mamma Li Turchi. Medio Oriente, terrorismo, fondamentalismo, identità, arabi, Islam e ancora Islam, lo spauracchio dellOccidente nonché oscuro oggetto da sviscerare, rielaborare, nobilitare, ridimensionare, demonizzare, giustificare, da diversi punti di vista. Ne parlano di volta in volta nel corso degli incontri: il pakistano Mohsin Hamid; la storica Paola Caridi; linglese Tom Holland; il siriano Farouk Mardam-Bey; il sociologo Renzo Guolo; legiziano Tariq Ramadan; il corrispondente da Beirut di The Independent, Robert Fisk. A sua volta, la scrittrice Serena Vitale ricostruisce le vicende di Sheykh Mansur, riformatore islamico e agitatore delle terre cecene contro Caterina II di Russia...
Juish, of course. Beh, volenti o nolenti, appartengono da sempre al Popolo del Libro, quindi, in rappresentanza della categoria - diasporica o israeliana poco importa - gli scrittori di origine juish sono presenti al Festival in misura più o meno proporzionale agli arabi: per la serie, un festival politically correct. Elenchiamo in ordine sparso: Haim Baharier, David Bidussa, Paolo De Benedetti, Irene Dische, Uri Orlev, Nathan Englander, David Grossman, il Nostro Gad Lerner, Stefano Levi Della Torre & company.
Immigrati: sì, ma non terroristi! Dalla giovanissima egiziana Randa Ghazy, nata a Saronno, che propone la sua visione ironica sugli immigrati di seconda generazione made in Italy, allangloindiano Gautam Malkani (notevole il suo romanzo Londostani) alla giovane e talentuosa indiana Kiran Desai: limmigrazione legale e illegale, le bande giovanili, gli alloggi precari e quel profondo senso di incertezza, disagio e malinconia dei migranti in terra straniera. Infine, zingari e rom con gli interventi di Colum Mc Cann (Zoli. Storia di una zingara, Rizzoli) e il rom italiano Alexian Santino Spinelli.
In generale. Come dicevamo allinizio, gli argomenti al Festival sono a 360 gradi, e parlano di democrazia, empatia, Noir & Crime anche in salsa cinese; Amore & Poesie, architetti e larte dellabitare, rivoluzionari africani (per la serie Abdourahman A. Waberi, ossia, «e se fossero quei sottosviluppati di terzomondisti a prendere il potere ai Bianchi?»). E non solo. Ampio spazio, come sempre, ai bambini, agli scrittori giovani, alle pagine nascoste e alle letterature celesti tutte da scoprire.
E per finire... Nel blob mantovano non poteva mancare uno schizzo di sana ironia, indispensabile per relativizzare il sapere umano imperante a tutte le latitudini (e non se ne abbia lintellighenzia globale e planetaria): Umberto Guidoni, il più noto astronauta italiano, sarà presente allincontro «Dove finisce la cacca degli astronauti?».
Per informazioni sul programma, le date e gli orari degli incontri con gli autori, consultare il sito www.festivaletteratura.it.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.