«Final 24», l’ultimo giorno dei divi morti giovani

MilanoSino a ventiquattr’ore prima, vivevano un’esistenza invidiabile, tra i lussi, i successi e l’amore dei fan. Poi, il lamento di una sirena, lo squillo di una telefonata, l’accorrere di un medico. Così, in un soffio, si sono consumate le vite di Sid Vicious, John Belushi, John John Kennedy, Marvin Gaye, River Phoenix e Hunter Thompson: geni del set, virtuosi dell’ugola e della penna, tutti accomunati da una morte improvvisa. Qualcuno di loro si è tolto la vita, qualcun altro è rimasto vittima di un incidente o è stato ucciso. Quell’ultima, fatale giornata è il perno di Final 24, una serie di documentari che debutta oggi (con Sid Vicious, il bassista dei Sex Pistols scomparso a 21 anni per le conseguenze di un’overdose di eroina) in seconda serata su Iris, il canale free del digitale terrestre Mediaset. Una voce narra gli eventi e un orologio digitale in sovrimpressione scandisce il tempo fino alla tragedia. «È un “mistery” non della cronaca, ma dell’anima», riassume Claudio Brachino, il direttore della testata giornalistica Mediaset Videonews: suo il compito di introdurre ogni storia con un editoriale video di tre minuti.
Un po’ un ritorno alle origini per il giornalista, già «papà» di Top secret, il programma che scandaglia i più importanti casi irrisolti della storia recente, puntando l'obiettivo su quei dettagli capaci di illuminare l’oscuro intreccio. «In questo caso non ci sono le indagini e la ricerca di un colpevole – spiega Brachino -. Il telespettatore sa già che cosa sta per accadere, quello che gli offriamo è l’occasione di penetrare la psicologia dei personaggi raccontati, di scoprire che cosa, a un certo punto, si è inceppato nelle loro vite all’apparenza perfette». Ad esempio, perché il protagonista di film di successo come The Blues Brothers e Chiamami aquila, John Belushi, è arrivato a iniettarsi quel mix di eroina e cocaina che lo stroncò a soli 33 anni? O come ha potuto John John Kennedy perdere il controllo dell’aereo che stava pilotando e precipitare nell’Atlantico? In video scorrono frammenti di fiction che aiutano il telespettatore a immedesimarsi nei fatti, non mancano le interviste agli amici e ai colleghi delle vittime, filmati d’archivio inediti. «Final 24 si occupa di personaggi molto amati ma anche poco raccontati dalla Tv», prosegue Brachino, «e lo fa utilizzando una formula di racconto appassionante».

Come direttore di Videonews, Brachino è oggi impegnato a scrivere, dirigere e condurre Mattino 5, a supervisionare Pomeriggio 5 e Verissimo. «I risultati Auditel stanno premiando il nostro lavoro su Canale 5», commenta. «Con Final 24 debutto sul digitale terrestre. E chissà che si apra una strada per nuovi esperimenti vincenti».

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