Finmeccanica-Drs, Eads spera nello stop Usa

da Tolosa

Eads e Airbus alla riscossa. Il colosso aerospaziale europeo non ha gradito il successo di Finmeccanica in terra americana, con l’acquisizione di Drs Technologies, al punto che il presidente esecutivo di Eads, Louis Gallois, commentando i risultati trimestrali, ha detto che Drs «è nella nostra lista di bersagli, stiamo monitorando la situazione». In realtà Eads può solo sperare in un’improbabile opposizione delle autorità americane all’operazione Finmeccanica, mentre è difficile pensare a una contro-Opa.
Eads però può consolarsi con una trimestrale positiva: con ricavi in crescita del 10% a 9,9 miliardi di euro, un risultato operativo (ebit) di 769 milioni, una generazione di cassa di 1,1 miliardi e quasi 40 miliardi di nuovi ordini.
Un vero balsamo dopo una serie di rovesci industriali e finanziari. E se tutte le divisioni di Eads migliorano, quella cruciale resta Airbus: il gruppo ha registrato ricavi per 7 miliardi, consegnando 123 aerei, ha ottenuto un ebit di 628 milioni e ricevuto ordini per 395 aerei. Il portafoglio ordini di Airbus conta quasi 3.700 velivoli, per oltre 290 milioni. Rimangono, peraltro, gravi problemi e il capo di Airbus, Tom Enders, si è pubblicamente scusato per il quarto ritardo del piano di consegne del super aereo A380. Però i clienti confermano gli ordini e altri ne arrivano. Airbus poi può contare sul «traino» del velivolo A330 e della famiglia A320. Per il futuro si punta molto sul nuovo bimotore A350Xwb, che ha già ottenuto 363 ordini da 22 compagnie aeree.
Entro poche settimane Airbus completerà la squadra degli alleati industriali in questa avventura da 10 miliardi di euro. Sono state smentite le voci secondo le quali Airbus avrebbe scelto l’americana Spirit per realizzare la sezione centrale della fusoliera, cui aspirava anche Alenia Aeronautica. Ovviamente Airbus è interessata a coinvolgere partners che grazie ai costi in dollari sono molto competitivi. Ma i giochi non sono ancora chiusi e Alenia sta discutendo con Airbus anche per altre parti dell’aereo.
Alenia realizza anche il 4% della cellula dell’A380, ogni aereo vale circa 9 milioni di euro per la società italiana.

Quindi i ritardi nella produzione non sono certo graditi, per non parlare dello spostamento del punto di pareggio.
Ma i ritardi nell’A380 sono in parte compensati dagli accresciuti volumi di attività sull’A321. Fermo restando che per Alenia il programma cruciale è il B787 di Boeing.

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