Fiumicino Nelle arance cocaina per 5 milioni

All’aeroporto di Fiumicino i militari della Guardia di Finanza addetti ai controlli antidroga sono ormai abituati a vederne di tutti i colori: dai falsi invalidi sulla sedia a rotelle con finti gambaletti di gesso imbottiti di cocaina, ai pregiati tappeti persiani intrisi di «polvere d’angelo«, oppure sciolta nelle bottiglie di Vin santo; addirittura in pasta mescolata nelle statuine della natività. Ma quando si sono visti di fronte un arzillo olandese di 76 anni dagli occhi azzurri e vispi con un sacco pieno di arance svuotate meticolosamente una a una e riempite con sei chilogrammi di cocaina purissima, sono rimasti esterrefatti. L’uomo per un compenso probabilmente di poche migliaia di dollari,aveva accettato il rischioso lavoro commissionato dai narcos sudamericani: fare il «corriere» di droga da Buenos Aires all’Italia con la speranza, visto il suo status di anziano, di passare inosservato. Ma gli è andata male. Al suo arrivo, T.A.H., queste le sue iniziali, ha cercato di guadagnare in tutta fretta l’uscita dall’aeroporto. Un fatto che ha insospettito i militari, che lo hanno subito fermato per un controllo. Alle prime domande l’anziano, distinto e ben vestito, mantenendo sempre una calma serafica ha risposto di essere di rientro da un viaggio di piacere. La breve durata del soggiorno in Argentina non ha però convinto i finanzieri del Comando Provinciale di Roma. E così è scattata l’ispezione accurata del suo bagaglio. Nella valigia, oltre ai vari effetti personali è saltata fuori la pesante busta piena di arance. «Ho problemi di salute e ho bisogno di assumere molta vitamina C», queste le uniche parole del vecchietto pronunciate in perfetto inglese, in risposta alle domande insistenti dei militari, per giustificare la presenza di tutte quelle arance stipate nella valigia. Pur presentandosi perfettamente integri gli agrumi avevano un peso decisamente sproporzionato. Una volta aperto un agrume è saltata fuori la polvere bianca compressa con cui sarebbero state ricavate almeno 50mila dosi pari a circa 5 milioni di euro.

Ora l’anziano olandese, arrestato per traffico internazionale di stupefacenti, si trova nel carcere di Civitavecchia. Sara il magistrato di turno a decidere, vista la considerevole età del trafficante, se disporre o meno gli arresti domiciliari.

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