Fiumicino, strada spianata ai tassisti abusivi

Marzio Fianese

L’aeroporto di Fiumicino da un mese a questa parte è di nuovo terra di conquista per i tassisti abusivi. Per «carenze di organico», almeno questa è la versione ufficiale fornita dal Comando dei vigili urbani del comune di Fiumicino, la «Squadra vetture» preposta alla «caccia» agli abusivi non è più all’opera. Gli uomini che, in borghese, svolgevano questo lavoro rischioso per il quale spesso hanno subito pesanti ritorsioni (auto personali danneggiate, scritte offensive sui muri dell’aeroporto, minacce verbali e telefoniche), senza in cambio nessuna tutela giuridica ora, divisa, capello e fischietto alla mano, sono stati mandati di nuovo a occuparsi di traffico sull’anello viario dell’aeroporto. E mentre loro con rabbia vedono sfumare i risultati di mesi di indagini, pedinamenti, sanzioni e sequestri di vetture, agli arrivi dello scalo di Fiumicino gli abusivi, che spesso si nascondono anche tra i tassisti con regolare licenza e autonoleggiatori, fanno festa. E possono continuare impunemente a truffare i malcapitati turisti, a cui arrivano a chiedere 300 euro per una corsa a Roma.
C’è amarezza tra chi fino a qualche settimana fa lavorava nella squadra antiabusivi. «Non capiamo perché il comandante dei vigili abbia sguarnito un servizio così importante in aeroporto, dove peraltro eravamo gli unici a svolgere un lavoro davvero efficace - si sfoga con rabbia uno di loro -. Tutto questo rende inutile tutto il lavoro da noi svolto in questi anni, le indagini della Procura della Repubblica avviate grazie alle nostre denunce. Ma soprattutto di questa assurda decisione, che ha portato una grave carenza sul fronte dei controlli di uno dei fenomeni di microcriminalità tra i più gravi presenti nello scalo, non è stato avvisato nemmeno il sindaco di Fiumicino».
Possibile? Il diretto interessato non può che confermare: «Ufficialmente - ammette Mario Canapini - a me non è stata pervenuta nessuna comunicazione. Mi accerterò se è stata presa qualche decisione in questo senso e interverrò al più presto per fare ripristinare un servizio così importante. Anche perché noi più volte in seno al Comitato per l’ordine e la sicurezza del Comune abbiamo sottolineato la necessità di fare operare una vera e propria squadra interforze dedicata esclusivamente a contrastare questo gravissimo fenomeno. Sospendere la pattuglia antiabusivi significherebbe far sprofondare di nuovo l’aeroporto nel caos più totale».
E pensare che fino a pochi a anni fa al Leonardo Da Vinci era presente una vera e propria task-force composta da decine di uomini, tra polizia, carabinieri e vigili urbani a caccia di conducenti abusivi 24 ore su 24. Per arginare quello che viene ritenuto un fenomeno ormai radicato da decenni, oltre alle misure di sicurezza predisposte dalla Dca (Direzione circoscrizionale aeroportuale), gli inquirenti avevano strumenti legislativi a loro favore come il cosiddetto «foglio di via obbligatorio», che costringeva l’abusivo a non tornare nello stesso luogo se acciuffato più di una volta in flagranza di reato. Pena l’arresto, il sequestro della vettura e una pesante sanzione. Ora invece, succede, addirittura che siano gli abusivi a minacciare i vigili della Squadra vetture, come accaduto di recente.
Alla fine chi ci rimette di più sono però i tassisti regolari. «Chiediamo - dice Carlo Bologna, dell’Ait - interventi specifici per regolamentare il servizio nelle aree aeroportuali, l’immediata applicazione della legge regionale n.

7 del 2005, la chiusura delle Ztl ai noleggiatori abusivi, ma soprattutto l’istituzione di un tavolo di concertazione tra l’assessore regionale e tutto il comparto. Ormai siamo arrivati ad un punto di non ritorno - prosegue Bologna -. I tassisti sono in crisi e incroceranno le braccia a cominciare dal 13 ottobre se entro il 3 ottobre non verrà raggiunto un accordo».

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