Se mi lasci (non) vale. Ed è proprio il pubblico ad aver lasciato Luca Barbareschi e le sue coppie di petulanti (ex) innamorati. E, così, anche il tentativo di docu-reality sentimentale di Raidue guidato dal regista-attore-produttore deve chiudere. Anzi, per salvare lavoro e soldi spesi, i vertici Rai hanno deciso di accorpare le ultime tre puntate (delle cinque previste) in un'unica puntata - con tanto di taglia e cuci - che andrà in onda il 5 novembre. Del resto quando un programma su una rete nazionale come il due raccoglie solo 321mila spettatori e l '1,8 per cento di share (primo episodio) e 293mila e il 2 per cento (secondo episodio) c'è poco da fare. Se mi lasci non vale non funziona perché è la copia noiosa e buonista di Temptation Island in cui non ci sono falò, bellocci e sventole a mettere pepe e corna tra i fidanzati: Barbareschi avrebbe voluto replicare il successo di C'eravamo tanti amati di Rete 4, ma da quegli anni è passata un'epoca.
Resta da chiedersi - e stesso discorso vale per L'Altra Italia, il talk di approfondimento di Antonino Monteleone chiuso dopo 5 puntate - perché, in alcuni casi, i nuovi dirigenti della tv pubblica fatichino a trovare la quadra giusta. Si replicherà: ci sono programmi nuovi che sono andati bene. Vero: per fare esempi - restando su Raidue - si può citare Lo Spaesato di Teo Mammucari, vero e proprio esperimento, e la nuova fiction Stucky cominciata mercoledì con Giuseppe Battiston con l'8 per cento. Ma, per il resto, il secondo canale - e lo stesso si dovrebbe dire per il terzo - sta avendo parecchi problemi: gli altri show appena cominciati (al netto della necessaria fase di rodaggio ancora in corso) come Binario 2 e La porta magica stanno tra il due e tre cento di share, risultati lontani dagli obiettivi. La nuova serie deiGormiti in preserale è andata anche sotto l'1.
A tenere in piedi la storica seconda rete restano
l'eterno I fatti vostri al mattino, Ore 14 di Milo Infante (che veleggia sempre sull'8/9 per cento) e BellaMà di Diaco.Insomma, urge ripensare la linea se non si vuole dare sostanza agli attacchi quotidiani alla tv pubblica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.