Fmi: per la ripresa ci vorrà un aggiustamento del dollaro

Solo una forte ripresa delle esportazioni Usa potrà garantire la ripresa, osserva il capo economista del Fondo monetario, Olivier Blanchard. I rischi per l'Europa.

Il Fondo monetario internazionale non è ancora convinto che i «germogli» di ripresa che si vedono in queste settimane siano destinati a produrre una crescita molto forte. Portavoce dello scetticismo è il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard. «Vedremo un miglioramento nelle esportazioni nette negli Stati Uniti, un aggiustamento limitato in Asia, una qualche limitazione della spesa pubblica, ma in questa fase non sarà abbastanza per assicurare una ripresa molto forte e, chiaramente, permangono rischi verso il basso" ha detto Blanchard, partecipando a una conferenza a Parigi. Le economie avanzate, ha continuato Blanchard, potrebbero avere crescita positiva o vicina allo zero per la fine dell'anno.
«Quanto agli Usa, è assolutamente chiaro che una ripresa sostenuta potrà soltanto arrivare da un forte aumento delle esportazioni, ma questa eventualità non è molto facile che si verifichi. Forse richiederà un aggiustamento abbastanza sostanziale del dollaro" ha detto ancora Blanchard.
E' dunque possibile che nei prossimi mesi si assista a un ulteriore indebolimento del biglietto verde per il rilancio dei prodotti «made in Usa». Questo non farà piacere all'Europa, le cui esportazioni verrebero danneggiate da un cambio dell'euro troppo forte.

Secondo Blanchard,la maggior parte dei Paesi è riuscita ad evitare i catastrofici effetti della crisi finanziaria, ma ora è tempo di pianificare attentamente una «exit strategy» in modo da ridurre gli interventi statali in economia.

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