Dal «solido sistema industriale» agli istituti accademici e di ricerca all'avanguardia, la Lombardia «ha tutti gli ingredienti necessari per continuare a essere non solo il motore economico-produttivo del Paese, ma anche quello innovativo». Il governatore Attilio Fontana in una giornata di incontri tra Pavia e il Mantovano, si dice pronto a creare nella Regione «un ecosistema favorevole all'innovazione» per agevolare lo sviluppo e la crescita anche dei più giovani, «l'architrave» di un futuro che sarà «da costruire su basi nuove, proprio come avvenne nei periodi più bui della nostra storia». Diverse le sfide all'orizzonte, a partire dall'energia, dopo che il Pirellone ha deciso di istituire un tavolo permanente sul tema molto apprezzato dagli stakeholders. Un argomento, quello dei rincari, che insieme all'aumento dei costi delle materie prime «va affrontato puntando sulla nuova centralità del Mediterraneo che tornerà a essere un punto di riferimento e sulle sue forniture di gas provenienti da Sud». La Lombardia «è pronta» e questa volta potrà contare anche sull'appoggio di un governo di centrodestra «dove finalmente trovano spazio parole come interesse nazionale e rispetto delle regole». Sul fronte delle infrastrutture, il pressing, che trova sponde anche dal ministero delle Infrastrutture presieduto da Matteo Salvini, è tutto su Anas e Rfi, le due società «che devono far seguito a ritardi» relativi a opere pubbliche che la maggior parte delle volte «sono state progettate, approvate e finanziate, ma non partono». Fortuna che Salvini «lo ha recepito» visto che «non è una questione di progettazione o finanziaria: è importante muoversi». Come Regione, inoltre, «vogliamo potenziare sia la medicina territoriale sia quella ospedaliera spiega Fontana - ma è necessario che ogni servizio debba essere fruito in modo appropriato. In ospedale deve andare chi ne ha davvero bisogno, non chi non trova altra risposta». Al centro della sua azione ci sarà come sempre «l'ascolto del territorio» e ai sindaci «chiedo di avere uno sguardo più ampio che vada al di là degli interessi dei propri Comuni». Di sicuro «cercheremo di implementare i servizi», anche se «purtroppo dobbiamo fare i conti con la carenza di personale, figlia di scelte di programmazione sbagliate dei governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni». E dopo «che per nove anni si è continuato a compiere tagli alla sanità a livello nazionale, durante il Covid ha sottolineato il governatore - si è avuta un'inversione di tendenza, speriamo che si vada avanti in questa direzione, perché la spesa in sanità non è un costo, ma un investimento». La ciliegina sulla torta saranno le Olimpiadi invernali Milano Cortina del 2026, per le quali «si può valutare» un assessorato ad hoc.
«Siamo assolutamente in linea con i tempi previsti, non ci sono ritardi, tutto verrà realizzato tempestivamente». Fontana conterà di nuovo sull'appoggio della sua lista civica, questa volta estesa a tutta la Regione, il «più grande movimento civico della Lombardia» che conta già 300 amministratori locali.
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