Formigoni: «Vanno puniti fannulloni e spreconi della sanità»

Formigoni è contro i tagli. Sia quelli di nastro per inaugurazioni «taroccate», sia quelli statali alla ricerca degli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico. Il governatore non ha voluto inaugurare Amadeolab, il centro dell'Istituto Nazionale dei Tumori, che ospiterà la banca virtuale di materiale biologico, perché è stata ultimata soltanto la ristrutturazione della palazzina.
La nuova struttura sarà pronta soltanto in autunno, ed allora come sede per presentare i risultati della ricerca scientifica condotta nel 2008 nel nosocomio di via Venezian il presidente della Regione ha scelto il Pirellone, e non come era stato deciso in precedenza il centro di via Amadeo dove ieri mattina era stato organizzato dalle Rappresentanze Sindacali di Base un presidio contro il trasferimento dell'Istituto Nazionale dei Tumori in quella che a Vialba, raggruppando anche Sacco e Besta, diventerà la «Città della Salute».
I contestatori, una cinquantina con tanti striscioni, non si sono persi d'animo e si sono trasferiti davanti al grattacielo Pirelli dove hanno messo in scena una chiassosa manifestazione contro quello che considerano uno sradicamento non gradito dall'88% dei dipendenti di via Venezian, come sostengono sarebbe emerso da un sondaggio, e da 100mila pazienti che hanno firmato una petizione. La rumorosa protesta non fermerà assolutamente la realizzazione del nuovo polo sanitario che dovrebbe essere pronto nel 2015. «Non c'è un esempio pari in Europa - dichiara orgoglioso Formigoni - sarà un quartiere che verranno a visitare da tutto il mondo, persino dagli Stati Uniti e dalla Cina. Per imparare come si fanno gli ospedali moderni». Ed il «vecchio» Istituto Tumori? «Non ci stiamo occupando - risponde il governatore - solo di quello nuovo che farà parte della Città della Salute, ma stiamo compiendo lavori di ammodernamento e d'ampliamento della sede di via Venezian. Sono orgoglioso di questo istituto e di quanto fa la Regione per sostenere questa eccellenza». Un eccellenza confermata dai 415 studi pubblicati l'anno scorso su importanti riviste scientifiche che hanno fatto guadagnare al nosocomio 2250 punti di «Impact Factor», ovvero lo strumento con cui si misura la qualità globale della produzione scientifica. E per dare il suo sostegno all'istituto di via Venezian Roberto Formigoni non usa certo mezzi termini. «Non tollereremo che ci sia tolto un solo euro di finanziamento statale, anzi chiediamo che finalmente i fannulloni e gli spreconi e quelli che dimostrano di non saper governare siano puniti, e che invece chi come la Lombardia si dimostra capace di portare soddisfazione ai malati ed ai loro famigliari, e di tenere i conti in ordine, sia finalmente premiata. La nostra Regione da parte sua non solo non taglia, ma dà più risorse alla ricerca.

Lo scorso primo luglio ha stanziato 7 milioni di euro per sostenere la ricerca dedicata all'ambito oncologico, a quello cardio-cerebro-vascolare ed alle malattie rare». «Per quanto riguarda poi l'Istituto Nazionale dei tumori - conclude il governatore - abbiamo previsto un finanziamento di 500mila euro da destinare all'assunzione a tempo indeterminato di otto ricercatori».

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